Chiesa
Anche a Conselve l’Avvento porta la comunità cristiana a incontrare il mondo del lavoro. Dopo la ripresa dello scorso anno, la parrocchia prosegue infatti l’esperienza della visita alle aziende della zona produttiva conselvana, guidata dal parroco e dai membri del Consiglio Pastorale Parrocchiale.
L’idea nasce dal desiderio di riallacciare una tradizione interrotta per qualche tempo, riportando nelle aziende un segno semplice e diretto della vicinanza della comunità. «Lo scorso anno siamo ripartiti – spiega Beniamino Benetazzo del Consiglio Pastorale Parrocchiale – avvisando in anticipo tutte le aziende con una lettera, per evitare di essere percepiti come un disturbo. Non chiedevamo nulla, se non la disponibilità ad accogliere il saluto della comunità». Il timore, inizialmente, era quello di un gesto visto come intrusivo. Ma la realtà ha sorpreso tutti.
L’accoglienza, infatti, è stata «molto positiva»: pochissime aziende hanno scelto un saluto rapido e formale, mentre «la grande maggioranza ha accolto con partecipazione sincera gli auguri natalizi e la visita dei sacerdoti». In diversi casi i titolari hanno riunito operai e collaboratori per un momento di preghiera, una breve riflessione e una benedizione. Alcuni hanno espresso gratitudine per un segno «atteso» e hanno manifestato il desiderio che diventi una tradizione stabile.
La visita, inoltre, è diventata occasione per un incontro più profondo: titolari e responsabili hanno accompagnato i sacerdoti a conoscere da vicino i processi produttivi, condividendo fatiche e speranze, difficoltà congiunturali e relazioni vissute con i dipendenti. «In molti casi emerge una grande stima reciproca – raccontano dal gruppo – e una forte consapevolezza che la vita dell’azienda non è solo economia, ma anche qualità dei rapporti umani».
Poiché l’anno scorso non è stato possibile raggiungere tutte le aziende, questo Avvento sarà dedicato sia a completare il percorso, sia a tornare in quelle già visitate con un semplice biglietto di auguri, segno di continuità e attenzione.
L’esperienza, valutata da tutti come «molto ricca sul piano umano», sta già generando frutti: alcune aziende hanno espresso disponibilità a collaborare con associazioni e realtà parrocchiali. «È un incontro naturale – osserva Benetazzo – perché la comunità e il mondo del lavoro sono fatti dalle stesse persone».