MosaicoC’è grande attesa da parte degli studenti dell’istituto superiore Jacopo da Montagnana per la serata del 18 ottobre, quando il cinema cittadino Bellini ospiterà la proiezione ufficiale del cortometraggio da loro prodotto, Eclisse.
Al debutto sul grande schermo, la storia di due ragazzi – intenzionati ad affermare il loro amore nonostante i pregiudizi e la differenza sociale – nasce proprio da un lavoro corale tra il professore di religione Franco Ferrari e gli studenti del corso di cinematografia, conferma di un interesse della scuola di Montagnana per le arti: «Da diversi anni è attivo un percorso teatrale ai cui partecipanti, e non solo, è stato proposto questo nuovo laboratorio, avendo anche aderito ad uno specifico bando regionale – ricorda il docente – La mia idea iniziale era un remake locale de Il cielo sopra Berlino ma poi, dal confronto tra e con gli studenti, è emersa questa storia giovanile capace di parlare a tutti e per la cui sceneggiatura ambientata a Montagnana si è guardato anche alla realtà della nostra scuola. L’amore sincero tra i due protagonisti supera i preconcetti, portando la ragazza anche al superamento del suo periodo buio. Come in un’eclisse, la cui raffigurazione sembrerebbe essere presente nel duomo di Montagnana, conosciuto dal fidanzato di lei, studente e guida turistica». Ad accompagnare il team nella realizzazione del corto anche il filmmaker e formatore del corso Giacomo Spoladore, che definisce affascinante il periodo trascorso con i ragazzi: «Dopo la fase teorica, gli alunni si sono cimentati con i compiti di alcune figure principali del settore, come l’addetto alla presa diretta, all’illuminazione e alla documentazione di backstage. Ho visto nei giovani una sensibilità e apertura di pensiero maggiori rispetto agli adulti e da loro ho ricevuto molto colore e vivacità». Un percorso cinematografico capace di amplificare il ruolo della scuola: «Accanto all’importanza delle lezioni frontali, i laboratori artistici aiutano gli alunni a creare una loro identità» riflette Spoladore. «Non va sottovalutata – aggiunge Ferrari – la rilevanza di fare qualcosa assieme divertendosi, oltre alla possibilità data dal cinema ai giovani di decostruire la realtà per farla emergere nella complessità che spesso non vediamo”.
Riccardo Rocca
