MosaicoAbano Terme Parte venerdì 22 marzo l’appuntamento con la tre giorni “Donne fra le stelle”, kermesse ricca di incontri, convegni ed esperienze sul tema dello spazio. Tutto al femminile
È Abano Terme la nuova sede del simposio scientifico “Donne fra le stelle”, giunto alla sua terza edizione e nato in Calabria nel 2021, in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria alla scienziata Carolyn Porco, capo dell’imaging team della missione Nasa Cassini. «Con alcuni amici – ricorda il presidente dell’omonima associazione, Dante Fortunato – avevamo deciso di realizzare per l’occasione un evento che dedicasse attenzione al ruolo femminile nella ricerca scientifica aerospaziale. Con il mio trasferimento ad Abano Terme, anche l’evento e l’associazione hanno traslocato qui». Vicino al capoluogo patavino, da sempre strettamente legato alla storia e ricerca astronomica, il centro aponense ospita dal 22 al 24 marzo al teatro Marconi (via S. Pio X, 1) alcune donne del settore, per analizzare e riflettere su diversi temi come, ad esempio, il legame tra sostenibilità e spazio (22/3, ore 18) o tra industria e donne Stem – acronimo inglese che sta per studi scientifici, tecnologici, di ingegneria e matematica (23/3, ore 12). Atteso l’incontro di sabato mattina dedicato al rapporto tra fede e scienza, moderato dal vicedirettore della Difesa, Patrizia Parodi: «Vogliamo comunicare al pubblico come non sia vero che la Chiesa osteggi la scienza, basti pensare alla Specola Vaticana le cui origini risalgono agli anni prossimi alla questione tra Santa Inquisizione e Galileo – spiega Fortunato – A conferma di questa visione, sarà presente al nostro dibattito la teologa e dottoressa in astronomia Manuela Riondato». Dopo gli incontri domenicali, la manifestazione si concluderà con il conferimento al miglior divulgatore scientifico in ambito aerospaziale del primo premio nazionale Rossella Panarese, patrocinato da Confindustria Veneto Est e dedicato alla memoria della conduttrice radiofonica di Rai RadioTre, nonché collaboratrice della prima edizione del simposio. Evidenziare l’impegno femminile nel campo astronomico è anche un investimento nel futuro dei giovani: «Desideriamo invogliare le ragazze a scegliere nei loro studi le materie Stem, ambito ancora di prevalenza maschile – conclude il presidente – Il nostro pubblico è per il 70per cento femminile con un’età media bassa e desideroso di approfondire le discipline astronomiche. La stessa Luisa Pontecorvo, presente domenica pomeriggio ad Abano, è una ragazza che ci segue dalla prima edizione e ha intrapreso questa carriera, per noi un esempio che i giovani dovrebbero seguire». L’avvicinamento delle nuove generazioni è possibile anche grazie alla scelta di un linguaggio accessibile oltre che a uno sguardo inclusivo, come dimostrano la scelta di trasmettere le conferenze in streaming e l’introduzione di attività per bambini, in collaborazione con il gruppo Astrofili di Padova, o ancora l’esperienza accanto all’Apollo 11. Programma completo e prenotazione su donnefralestelle.it
Riccardo Rocca
