Saper leggere testi complessi è una competenza fondamentale per la vita di tutti. Favorire la diffusione di questa competenza è, pertanto, una funzione educativa altrettanto importante delle istituzioni deputate alla cultura come le biblioteche pubbliche. Così la pensano gli organizzatori del “Festival della lettura inclusiva”, in programma nella biblioteca civica di Abano Terme venerdì 24 ottobre. Alla quinta edizione e a partecipazione gratuita, è previsto per tutta la giornata dalle 9 in poi.
«Per il 2025 la rassegna è più piccola rispetto agli anni precedenti – spiega Daniele Ronzoni, responsabile della biblioteca aponense nonché coordinatore del Festival – Lo spirito alla base resta però immutato: restituire al mondo bibliotecario un ruolo centrale nell’educazione della popolazione e in particolare delle nuove generazioni. Vogliamo, cioè, diffondere il gusto della lettura per crescere cittadini responsabili e consapevoli, non soltanto mettere a disposizione i volumi per chi già ama leggere o deve documentarsi su qualcosa di specifico. Purtroppo, si è diffuso sempre più un analfabetismo funzionale che non coglie la complessità delle cose. Il problema è che nel contempo si è bloccato l’ascensore sociale, inteso come la possibilità di migliorare la propria condizione sociale grazie all’istruzione. Un fenomeno da cui non è certo esente il nostro Veneto, un tempo modello per il resto d’Italia». Con un ulteriore effetto collaterale: i figli di chi ha la terza media spesso non vanno oltre il livello di studio dei genitori e si ritrovano in condizioni di lavoro ancora più precarie. «Per questo parliamo di lettura inclusiva – continua Ronzoni – Un’iniziativa come quella in programma venerdì prossimo si rivolge ai vari operatori dell’educazione. Si tratta, nello specifico, di far conoscere e mettere all’opera le buone pratiche esistenti, partendo da esempi concreti». Il tutto, si accompagna al ripensamento del ruolo delle biblioteche. Queste ultime vanno intese come luogo centrale di produzione culturale e di eventi, ma anche di relazioni interpersonali e sociali. «Puntiamo a costruire una comunità attorno a esse, sul modello delle biblioteche sociali diffuse da tempo nel mondo anglosassone». Un obiettivo da realizzare congiuntamente alle amministrazioni comunali, alle scuole, alle associazioni e al Terzo Settore
Gli ospiti del Festival, finanziato dalla Fondazione Cariparo, sono professionisti del settore. Alcuni, tuttavia, sono riusciti a fare parlare di sé e del proprio operato ben al di fuori del pubblico specializzato. Per l’occasione, interverranno in forma di dialogo con gli organizzatori. Tra questi, Alfonso Noviello alle 9.50, bibliotecario in pensione, ex direttore del Multiplo di Cavriago (Reggio Emilia), tra i più innovativi promotori della lettura attraverso laboratori di vario tipo. Poi c’è Alfonso D’Ambrosio alle 11.20, dirigente dell’istituto comprensivo di Lozzo Atestino, definito più volte rivoluzionario per la sua attenzione al benessere degli alunni anche nel rapporto con i coetanei. Quindi Ornella Favero alle 14.30, direttrice di Ristretti Orizzonti, voce dei detenuti del carcere Due Palazzi di Padova.
Il programma completo è sul sito www.abanoletturainclusiva.it
Il “Festival della Lettura Inclusiva” si terrà venerdì 24 ottobre nella biblioteca di Abano Terme (via Matteotti 71) dalle 9 in poi. Il festival nasce per contrastare la povertà educativa, quest’anno partendo dalle buone pratiche.