A 400 anni dalla nascita del vescovo Gregorio Barbarigo – che ha guidato la Diocesi di Padova per 33 anni e molto ha fatto, anzi… «molto è stato» sottolinea il vicario generale, don Giuliano Zatti – i presbiteri s’incontrano giovedì 18 settembre in Cattedrale. In realtà Barbarigo è nato il 16 settembre 1625, ma la “festa del clero padovano” slitta di due giorni. È già slittata, per dirla tutta, di alcuni mesi, perché di solito si tiene il 18 giugno (o nei “dintorni”), quando si ricorda la morte del vescovo santo, ma quest’anno – proprio in quella data – si è tenuta l’assemblea diocesana.
«Questo appuntamento, legato al patrono del Seminario, è un’occasione perché ciascun presbitero rinnovi il senso del proprio ministero e lo rimotivi – sottolinea don Zatti – È anche un momento propizio, nella gratuità, per dirsi la fede comune e ridarsi fiducia reciprocamente. Significativo, quest’anno, che l’assemblea dei presbiteri sia a inizio anno pastorale e nel momento in cui avvengono, con tanti stati d’animo diversi, i cambi di servizio dei presbiteri. Insieme ci ritroveremo attorno alla figura di san Gregorio Barbarigo – dai cui testi attingeremo nella mattinata e le cui spoglie riposano in Cattedrale – anche per ricompattarci».
Tre gli “elementi” dell’assemblea dei presbiteri, che si svolgerà dalle 9 alle 12: celebrativo (preghiera dell’Ora terza alle 9 ed eucaristia presieduta dal vescovo Claudio alle 11.30, nel decimo anniversario della sua ordinazione episcopale e dell’inizio del suo ministero a Padova), di approfondimento e conviviale (la mattinata si conclude con un buffet presso la Casa del clero).
L’approfondimento è su due fronti: “Gregorio Barbarigo a Padova: un ben regolato sistema di governo pastorale” a cura del prof. Pierluigi Giovannucci; “Il fardello del vescovo. A proposito di uno sguardo nord-americano su Gregorio Barbarigo” a cura di mons. Riccardo Battocchio, vescovo di Vittorio Veneto. «Questo secondo intervento, che potrebbe sembrare particolare, nasce dalla pubblicazione negli Stati Uniti di un testo che “indaga” il vescovo Barbarigo. Con i due contributi, in ogni caso, vogliamo fermarci su una figura da ricordare certamente per ciò che ha fatto – ha “inventato” la catechesi, ha fondato il Seminario… giusto per citare solo due cose – ma, approfondendo la sua storia e i suoi scritti, spiccano una grande passione per la Chiesa, un metodo pastorale rigoroso, la capacità di rimotivarsi e rimotivare il clero e le comunità. Su questi aspetti il Barbarigo ha molto da dirci oggi. Significativo, poi, che per il Mese del Seminario sia stata scelta proprio questa sua frase: “Che io riponga la mia gioia, Signore, nel servirti sempre”». L’assemblea è, da tradizione, anche l’occasione per ricordare gli anniversari di ordinazione «esprimendo gratitudine, insieme, nei confronti dei presbiteri: da chi festeggia settant’anni di ministero, don Antonio Brasolin e don Antonio Garbin, ai preti novelli: don Marco Baggio e don Alessandro Metello,
che hanno ricevuto la loro prima nomina (rispettivamente a Cave-Chiesanuova e Abano San Lorenzo-Giarre). Tutti e 536 i presbiteri – questo il numero attuale – compiono un lavoro fecondo nella Chiesa. A loro va il nostro grazie. Così come ai presbiteri e diaconi che ci hanno lasciato nell’ultimo anno».
A Padova, Gregorio Barbarigo arriva nel 1664, dopo essere stato vescovo di Bergamo. Nei 33 anni alla guida della nostra Diocesi si spende nelle visite pastorali, nella formazione del clero, nell’istruzione religiosa del popolo. Per tre volte – dal 1664 al 1697 (fino a sette giorni prima delle morte) – gira le sue trecento parrocchie e, da questo “viaggio”, attinge per gli altri impegni pastorali.
Dopo l’assemblea del clero, cominciano gli appuntamenti formativi per i presbiteri: il 23 e 24 settembre si tiene la “due-giorni” per quanti sono coinvolti in un cambio di ministero; dal 29 settembre al 1° ottobre tornano i giorni di fraternità e formazione per gli over 65 (si terranno nella casa marina delle suore Dimesse al Cavallino, Venezia; viene dato spazio al tema della fede in Gesù Cristo, in memoria dei 1700 anni dal Concilio di Nicea). Un percorso ad hoc coinvolge i presbiteri nei primi anni di ministero.
Le giornate formative tematiche saranno il 20 novembre, 22 gennaio e 21 maggio. Il ritiro di Avvento si terrà il 4 dicembre, mentre quello di Quaresima il 19 febbraio.