Idee
Aborto: cala l’intervento medico eseguito in ospedale
Ucipem C’è maggiore consapevolezza tra le persone. La pillola “del giorno dopo” può essere acquistata in farmacia senza prescrizione medica
Ucipem C’è maggiore consapevolezza tra le persone. La pillola “del giorno dopo” può essere acquistata in farmacia senza prescrizione medica
Non lasciano alcun dubbio le parole pronunciate da Luisa Solero, avvocato padovano che si occupa di diritto di famiglia, presidente dal 2017 del Consultorio familiare Ucipem (Unione consultori italiani prematrimoniali e matrimoniali) di Padova, relativamente al voto di giorni fa al Parlamento europeo. «Penso e spero che non accada che i Paesi dell’Ue accolgano questa modifica – asserisce la responsabile – perché, se è vero che le leggi sono il compromesso che la vita della società richiede nel tempo, i princìpi che le fanno da sfondo sono le radici portanti a cui le leggi devono sempre fare riferimento. È quindi difficile pensare che l’interruzione volontaria di gravidanza sia accettabile in termini di diritto fondamentale senza intaccare i cardini stessi del nostro ordinamento». E prosegue, ponendo una domanda incalzante: «Come possiamo pensare che possa essere scritto fra i principi fondamentali della Carta dei diritti dell’Ue non il “diritto alla vita”, che è uno dei cardini del diritto naturale, ma un “diritto sulla vita”, quello di scegliere di eliminarla?». Le parole della presidente sono altrettanto inequivocabili parlando del desiderio di una coppia di avere un figlio che «non si declina in termini di diritto, ma di una precisa responsabilità dei genitori. Anche la richiesta di adottare un figlio è nel senso della disponibilità ad accoglierlo e non del diritto ad averlo». La riflessione di Solero si allarga alla legge nazionale, la 194 del 1978 – che consente l’interruzione di gravidanza come scelta connessa a precisi termini e condizioni – dove si parla primariamente del «diritto alla vita, fin dal suo concepimento, che viene ribadito in apertura della stessa legge». Il consultorio familiare Ucipem di Padova si trova in via Giuseppe Orus, 4 (contattabile telefonicamente allo 049-7801938 il giovedì, dalle 10 alle 11.30, o per mail: info@consultorioucipem.padova.it) è nato nel 1957 e oggi si definisce “consultorio socio educativo”. Guidato da un gruppo di professionisti volontari, si occupa della consulenza gratuita riguardo varie problematiche: segue soprattutto persone in difficoltà relazionale, situazioni di conflittualità familiare o utenti che chiedono consulenze legali. Offre assistenza psicologica e psichiatrica e sostegno con consulenze ginecologiche. Lo specialista ginecologo si occupa, ad esempio, di informare rispetto alla procreazione responsabile e fornisce alla donna tutte le indicazioni che possano aiutarla a prendere una decisione consapevole, nella libertà di coscienza. «I casi che gestiamo attraverso la consulenza ginecologica sono pochi all’anno – spiega Cirillo Stocco, segretario dell’Ucipem e counselor – perché le persone che si rivolgono alla nostra realtà e che continuano a essere seguite, sono tra coloro che hanno già intenzione di tenere il figlio e cercano indicazioni su come gestire opportunamente la gravidanza». Rispetto al ricorso all’aborto, Luisa Solero sottolinea che «certamente c’è una maggiore consapevolezza tra le persone, anche in termini di prevenzione; è comunque difficile dire se nel corso degli anni sia diminuita questa pratica. Se lo intendiamo come intervento medico in ambiente ospedaliero, certamente sì. Oggi per l’ivg si può ricorre all’aborto farmacologico eseguito ambulatorialmente. Poi si assiste all’uso della cosiddetta pillola del giorno dopo o di 5 giorni dopo (in uso principalmente tra le più giovani) che possono essere vendute in farmacia anche senza prescrizione medica».