Fatti
Con dicembre il Comune di Padova ha avviato il Piano accoglienza invernale 2025-2026 che, grazie alle nove strutture disponibili – accoglienze straordinarie per l’inverno in aggiunta ai posti dell’asilo notturno – garantirà un letto a 175 persone senza dimora fino alla fine di febbraio.
L’accoglienza notturna delle persone senza dimora nei mesi più freddi dell’anno è un servizio “salva vita” che la città di Padova garantisce da molti anni e che trova la possibilità di realizzarsi grazie al lavoro sinergico dei tanti enti del Terzo settore coinvolti. Durante tutto l’anno, ma in particolare durante i mesi più freddi, tutte le sere le Unità di strada, composte prevalentemente da gruppi di volontari appartenenti a enti e associazioni, si muovono per la città e ai senza dimora che abitano la notte forniscono coperte, bevande calde e generi di prima necessità, dando anche informazioni su come accedere alle strutture di accoglienza. Due sere a settimana esce anche l’unità mobile della Croce Rossa di Padova e per tre sere in stazione è presente il food truck, camper attrezzato per la distribuzione di alimenti e bevande calde.
Negli ultimi anni la città di Padova, che ha aperto le porte dell’accoglienza invernale anche alle persone provenienti dai Comuni appartenenti all’Ats Ambito territoriale sociale Ven-16, si è messa a supporto delle persone che si trovano in strada offrendo loro un posto letto. Nel 2024-2025 le persone accolte sono state 163, nel 2023-2024 sono state 169, nel 2022-2023 sono state 141. Si tratta in prevalenza di uomini, la maggior parte nell’età compresa tra i 35 e i 60 anni, ma non manca qualche persona che supera i 65 anni. Le donne non superano la decina e si nota una sempre maggior prevalenza di persone straniere, regolari e irregolari.
Quest’anno in preparazione dell’accoglienza invernale, in collaborazione con Caritas diocesana, l’amministrazione comunale ha realizzato un incontro formativo-informativo con i volontari che si sono resi disponibili a gestire le accoglienze parrocchiali e che ha visto la partecipazione di una cinquantina di persone. Luisa Betto è una parrocchiana della Santissima Trinità, nel quartiere Arcella, che dà un prezioso aiuto nell’accoglienza: «Dopo l’esperienza dell’anno scorso, che è stata molto impegnativa, con don Marco Galletti (che dal 2011 è stato parroco delle tre parrocchie prima di ricoprire il nuovo ruolo di responsabile della Caritas diocesana, ndg) abbiamo capito la necessità della formazione dei volontari. Così Caritas e amministrazione comunale hanno organizzato tre momenti: nel primo si sono condivise le regole, le strategie comuni, confrontando le esperienze, in modo tale che ogni volontario sa come comportarsi, quali sono gli orari, il non dare denaro, sapere dove indirizzare per gli ambulatori, cibo, docce, vestiti, e scrivere ai responsabili immediatamente se una persona crea problemi. Siamo tre comunità che stanno facendo questa esperienza: San Bellino, San Filippo Neri, e appunto Santissima Trinità e un risultato bellissimo è che alcune persone che sono state aiutate negli anni passati si sono offerte di aiutare. È un incrocio felice di persone che dà coraggio. Fare l’accoglienza non risolve la vita delle persone, ma vedere anche cammini che iniziano è importante».
Uno di loro è Zhouair, tunisino, 53 anni, arrivato in Italia nell’ottobre 2022: «Aspettando il permesso di soggiorno ho dormito per strada poi sono finito in ospedale e quando sono uscito un avvocato di strada mi ha aiutato e trovato ospitalità in una tenda. Non avevo niente: né soldi, né lavoro, né casa e poi mi hanno detto di bussare alla parrocchia della Santissima Trinità. Qui ho trovato Luisa, Sonia e tanti altri che mi hanno aiutato e trovato un letto, prima in un dormitorio per otto mesi, e alla chiesa del Carmine da settembre 2024. Oggi ho anche un lavoro fisso come giardiniere. Mi hanno aiutato tanto, così restituisco un po’ dell’aiuto in parrocchia al sabato, quando non lavoro, e quando hanno bisogno di una mano come per la sagra».
Anche quest’anno sono numerose le realtà che aderiscono al Piano di accoglienza invernale senza le quali non ci sarebbe un rifugio per i molti che hanno bisogno: «Ringrazio tutti coloro che operano e si dedicano a proteggere le persone più fragili che si trovano in situazione di marginalità, rendendo così speciale questa sinergia solidale di comunità che ci appartiene, che rende unico il Tavolo di inclusione, e si traduce in una continua risposta per far fronte alle settimane più fredde dell’anno – dichiara l’assessora al sociale, Margherita Colonnello – L’obiettivo è offrire sempre più posti disponibili all’accoglienza e il nostro impegno va in questa direzione; ma se guardiamo oltre l’emergenza, le azioni e le politiche dell’amministrazione di attenzione per le persone fragili proseguono tutto l’anno cercando di fare il possibile per intercettarle e indirizzarle verso i servizi presenti. L’azione delle Unità di strada è capillare e, anche se si svolge principalmente nell’area della stazione, tutta la città ne è interessata con un’assistenza e un monitoraggio che consentono di affrontare le diverse situazioni di disagio. Grazie a loro possiamo continuare a contare su una Padova solidale, accogliente e che risponde con azioni concrete».

Anche quest’anno sono tante le realtà aderenti al piano accoglienza: Croce Rossa, Caritas, Sant’Egidio, Cisom, Papa Giovanni XXIII, Noi sulla strada, Medici in strada, Noi, Casa Elisabetta d’Ungheria, Guardian Angels, Cucine economiche popolari, Cosep, Coges e Gruppo R, Città Solare, Congregazione Padri Mercedari-Oasi, la parrocchia di Altichiero, San Bellino, San Filippo Neri e Ss. Trinità.
Il punto di raccolta delle richieste è presso la sede di Casetta Borgomagno, in via Eremitano 4/6 (lato ovest stazione, sotto al cavalcavia Borgomagno). Orario di apertura dalle 9,30 alle 12 dal lunedì al venerdì. Le persone devono essere munite di documento d’identità (se in possesso). Lo sportello rimane chiuso tutti i fine settimana e nelle seguenti date: 25, 26 dicembre; 1° e 6 gennaio 2026.
Per ulteriori informazioni sulla rete degli enti che operano a Padova a favore delle persone senza dimora e sui servizi a loro dedicati è disponibile anche il Portale Borgonuovo all’indirizzo
www.borgonuovo.org