Mosaico
Alano di Piave. Una chiesa più luminosa e sicura
Alano di Piave. Eseguiti interventi alla volta e al campanile, restaurati gli affreschi, ritinteggiata la navata con toni più chiari
Alano di Piave. Eseguiti interventi alla volta e al campanile, restaurati gli affreschi, ritinteggiata la navata con toni più chiari
È stato il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, a salutare il 13 febbraio scorso ad Alano di Piave la fine dei lavori di restauro della chiesa di Sant’Antonio abate. Un impegno che ha riguardato la messa in sicurezza di parte della volta, la tinteggiatura della navata e il restauro degli affreschi nella volta e ai lati del coro. Per terminare il lavoro manca ora il restauro delle pareti esterne della chiesa, da effettuare nei prossimi mesi caldi. L’attuale parrocchiale di Alano fu costruita, al posto di una più antica, tra il 1760 e il 1778 in stile neoclassico. Danneggiata durante il primo conflitto mondiale, fu poi ripristinata ma nel 1938 cedette parte del soffitto. «Il crollo parziale della volta nel 1938 – spiega l’architetto Mauro Miuzzi, direttore dei lavori di restauro – era stato messo in sicurezza con un filo di ferro appeso, grazie a fori passanti attraverso l’intonaco, ad appositi murali in legno posizionati nella parte superiore della volta, stuccati e ricoperti da una malta che aveva determinato le tracce lineari ancora ben visibili all’inizio dei lavori».
Durante l’intervento di restauro si è quindi provveduto alla rimozione delle stuccature e del filo di ferro esistenti, inserito un nuovo sistema di ancoraggio degli intonaci della volta, stuccatura e rasatura per rendere la volta pronta alla nuova tinteggiatura. L’intervento di consolidamento ha interessato anche la zona affrescata della volta, sulla quale è stato poi possibile intervenire per riportare all’originale splendore gli affreschi, culminanti nella grande scena centrale del Sant’Antonio in Gloria: opere giudicate dal Miuzzi di eccellente fattura, eseguite tra il 1922 e il 1924. Durante le operazioni di pulizia del dipinto è stata scoperta la firma dell’autore, il friulano Giovanni Moro. L’intervento, eseguito dal restauratore Federico Pat, oltre a una generale pulitura, ha riguardato pure le aree in cui le infiltrazioni avevano danneggiato la pellicola pittorica creando alterazioni cromatiche. Il restauro conservativo ha toccato anche le cornici degli affreschi, dei capitelli e delle varie modanature, nonché le basi lapidee delle lesene della navata centrale e gli altari marmorei, oggetto di una completa pulizia generale, per finire con la cornice della porta della sacrestia, fessurata dal terremoto del 1976.
La tinteggiatura degli interni ha infine cercato di riportare all’origine il colore della navata settecentesca: nel corso di un intervento precedente era stata dipinta con una tonalità grigia che le aveva tolto luminosità. L’aspetto attuale, più chiaro, rende maggiormente giustizia allo stile neoclassico. Hanno eseguito i lavori le ditte Altinate snc di Sedico (restauro affreschi) e Rws di Vigonza (restauro e tinteggiatura parti non dipinte). «Abbiamo ricevuto in eredità “una bella, maestosa chiesa” sopravvissuta alla violenza di una guerra che ha devastato il paese. Non potevamo non intervenire per mettere in sicurezza il soffitto, che ospita un meraviglioso dipinto della “gloria” di Sant’Antonio abate», rileva il parroco, don Francesco Settimo, che ringrazia la passione e professionalità di tutte le persone coinvolte nei lavori e invita a leggere i nuovi restauri, in questa epoca difficile, come una speranza di rinascita: «Prego e invito a pregare perché il “restauro” dell’edificio chiesa di Alano ci provochi, ci appassioni ad attuare il “restauro della Chiesa- Comunità cristiana di Alano”».
I lavori alla chiesa di Alano di Piave, autorizzati dalla Soprintendenza competente, sono stati in parte realizzati con fondi Cei dell’8Xmille. Restaurato anche il quadrante dell’orologio del campanile.