Attentato ad Halle. Noemi Di Segni (Ucei), “si inizia con le parole e si finisce con l‘abbracciare un fucile”

Comunità ebraiche in Italia sotto choc per l’attacco di matrice antisemita avvenuto ieri nella cittadina tedesca di Halle. “La sensazione è quella di essere sotto attacco senza sapere quando, come e dove il colpo arriva”, spiega Noemi Di Segni, presidente delle comunità ebraiche italiane (Ucei). L’odio è un sentimento subdolo e pericoloso. Si diffonde facilmente e facilmente oggi trova legittimazione. Si va dai cori negli stadi, ai saluti romani nel cimiteri, alle svastiche disegnate sui muri. “Si inizia con le parole e si finisce con l’abbracciare un fucile”. Per questo l’Ucei chiede al governo normative chiare di lotta all’antisemitismo e alla magistratura il “coraggio” di non sottovalutare il fenomeno