Austria, prosegue il dibattito sul suicidio assistito. La ferma opposizione della Chiesa: “Morire non deve diventare un business”

Il dibattito sul suicidio assistito vive in Austria una nuova fase aspra alla luce  udienza pubblica alla Corte costituzionale austriaca (VfGH) che si è tenuta il 24 settembre e delle prossime consultazioni di ottobre, per una decisione finale entro il 2020. Il dibattito nasce da quattro ricorsi presentati al vaglio della VfGH con il sostegno dell'associazione svizzera di eutanasia Dignitas, che richiedono la revisione ed attenuazione dei divieti esistenti negli attuali paragrafi 77 e 78 del codice penale  che trattano di "uccisione su richiesta" e "suicidio assistito". I vescovi austriaci, tra cui il presidente della Conferenza episcopale austriaca (Öbk), l'arcivescovo Franz Lackner, il cardinale Christoph Schönborn, e altri rappresentanti ecclesiastici hanno espresso a più riprese la loro totale contrarietà alla attenuazione delle attuali norme