Idee
Autolesionismo: certezza di esistere
La cicatrice francese è l’ultima moda social tra i giovani: pizzicarsi la pelle finché non compaiono lividi o lesioni. Questo gesto procura un’effimera euforia contro la disperazione
La cicatrice francese è l’ultima moda social tra i giovani: pizzicarsi la pelle finché non compaiono lividi o lesioni. Questo gesto procura un’effimera euforia contro la disperazione
Qualche giorno fa sul sito della Polizia postale è comparso un “alert” dedicato a ragazzi e genitori. La preoccupazione e le indicazioni contenute riguardano la virale diffusione di una nuova tendenza tra gli adolescenti, ovvero la sfida social della “cicatrice francese”. «Si tratta di una nuova challenge che si sta diffondendo in Italia e in Francia – viene spiegato nel comunicato – (…). La sfida consiste nel procurarsi uno o più ematomi sullo zigomo stringendo con forza la cute tra le dita, sino a lasciare un segno livido evidente. L’intento è quello di assumere un aspetto più rude e temerario, mostrando i segni di una fittizia colluttazione». L’alert prosegue evidenziando che «quel che si ottiene è invece una temporanea deturpazione del viso, i cui esiti però, possono durare diverse settimane, producendo talvolta danni alla cute, anche gravi». Ancora una volta i giovani scelgono il corpo come strumento di “identificazione” e “comunicazione” verso il mondo esterno. Aderire alla sfida significa mostrare coraggio, assumere l’identità di lottatori inascoltati all’interno di una società che non vede, o non considera adeguatamente i propri figli. Di fatto le “cicatrici francesi” rientrano a pieno titolo nella galleria degli atti di autolesionismo, purtroppo sempre più diffusi tra le giovani generazioni. Sulla pelle, zona di “confine”, estremo involucro di un corpo sofferente, si traccia il proprio ricatto emotivo, nei confronti di se stessi e di chi “al di là del confine” osserva. Il gesto rituale diviene contorta manifestazione di controllo e di una forma di potere torbida e perversa. Per molti farsi del male è anche un modo per essere certi di esistere. L’autolesionismo procura l’illusione di essere qualcuno: nel caso della “cicatrice francese”, un combattente. Questi atti procurano una strana ed effimera euforia, una sorta di alterazione provvisoria del proprio stato emotivo che prende il posto della malinconia e della disperazione.