Guardare al digitale con speranza per un cristiano non è un’opzione, ma un dovere, anche e soprattutto perché sopra di esso si stanno addensando nubi minacciose.
Dopo X anche Facebook e Instagram eliminano le protezioni anti fake news in nome della libertà d’espressione. Il “trumpismo” dilaga. Ne parliamo con due esperti, don Luca Peyron (Torino) e Giovanni Tridente
La strada che il Papa prospetta in questa domenica ci chiede di spalancare “finestre luminose di vicinanza a chi soffre, di perdono, di compassione, di riconciliazione”
A ogni sostituzione di calendario, esperti, commentatori e cronisti di ogni settore vengono messi all’angolo e costretti a vaticinare sui trend dell’anno che verrà.
Il ministro Valditara si è scagliato contro i «videogiochi violenti che stimolano l’aggressività», scatenando puntualmente le polemiche da parte di appassionati e di un’industria che, solo in Italia, muove più di due miliardi.
Questa settimana mi macchio di due peccati: la scarsa originalità, perché ne stanno parlando tutti e la ripetitività, perché già la scorsa settimana ne avevo parlato come “auto-ottundimento”. Ma la notizia c’è.
Quale sarà il prossimo smartphone? Quale oggetto è destinato a entrare nell’immediato futuro delle nostre vite per rivoluzionarle con un impatto paragonabile a quello provocato, una quindicina di anni fa, dai cellulari con lo schermo touch sempre connessi ad internet?
Scuole paritarie cattoliche Fino a gennaio è tempo di “giornate aperte” per le scuole dell’infanzia parrocchiali (riunite nella Fism) e per le primarie e secondarie di primo e secondo grado (che fanno riferimento alla Fidae). Occasione per conoscere i progetti educativi specifici