Centinaia di famiglie e comunità sono colpite dagli effetti del maltempo che ha colpito il centro-sud del Cile. Piogge di anomala intensità, all’inizio dell’inverno australe, hanno investito soprattutto le regioni del Maule, Ñuble e Bío Bío, paradossalmente le stesse che solo cinque mesi fa erano state devastate da una serie di incendi senza precedenti.
La Corte Costituzionale della Colombia, a sedici mesi circa di distanza della sentenza che aveva depenalizzato l’interruzione volontaria della gravidanza fino a 24 settimane, ha emesso ieri un nuovo pronunciamento, precisando che l’aborto non è né “legalizzato” né un “diritto fondamentale” in Colombia.
Prosegue inesorabile in Nicaragua la “stretta” del regime di Daniel Ortega contro la Chiesa. Le autorità, infatti, dopo aver già emesso un simile provvedimento per numerose diocesi e istituzioni ecclesiali, hanno ordinato alle banche di congelare i conti personali dei sacerdoti di alcune diocesi del Paese.
Mentre all’Avana, venerdì 9 giugno, il presidente della Colombia Gustavo Petro e i capi dell’Esercito di liberazione nazionale, ultima guerriglia di matrice marxista attiva in America Latina, firmavano l’accordo per un cessate-il-fuoco di sei mesi, necessaria premessa per un’intesa definitiva, a Cartagena, su iniziativa della Conferenza episcopale colombiana e del segretariato di Pastorale sociale, si incontravano i vescovi delle zone ancora coinvolte in conflitti e violenze, causati da molteplici soggetti: non solo l’Eln, ma anche i dissidenti delle Farc, i paramilitari del Clan del Golfo, bande criminali e narcotrafficanti di ogni tipo
L’accusa, in tutta evidenza pretestuosa, è quella di “riciclaggio”. L’intenzione, come appare in modo sempre più evidente, è quella di soffocare in modo “definitivo” la Chiesa cattolica in Nicaragua, di prenderla “per fame”, con l’obiettivo di silenziarla completamente, e di impedirle qualsiasi attività nel Paese. Il regime di Daniel Ortega, ormai da oltre due settimane, ha bloccato i conti bancari di numerose diocesi del Paese, della Conferenza episcopale, di altre realtà associative, formative, educative
A quasi una settimana dall’inondazione che ha colpito 15 mila persone nella provincia di Esmeraldas, il locale vicariato apostolico ha attivato varie iniziative, dopo aver promosso un comitato di crisi per dare una risposta immediata alle diverse parrocchie colpite dall’emergenza.
Più di 165.000 persone sono sfollate ad Haiti, dopo aver abbandonato le proprie abitazioni, a causa della violenza delle bande, ostacolando gli sforzi di assistenza dell’Organizzazione Internazionale per le migrazioni (Oim).
Il Cerro Quema, un’area di grande ricchezza idrica nell’ovest di Panama, nel distretto di Tonosí, è a rischio di contaminazione a causa dell’attività mineraria. È l’allarme lanciato dalla diocesi di Chitré, dalla Caritas e dalla Rete ecologica ecclesiale mesoamericana (Remam).
2 giugno. Qual è lo stato di salute del nostro sistema governativo? Per il docente Stefano Ceccanti rimangono saldi i princìpi fondanti come il credere nell’Unione europea. Ci vogliono però riforme, a partire dalle anomalie dei decreti