Bruno Desidera

Bruno Desidera

Nicaragua: polizia conferma blocco dei conti delle diocesi e Conferenza episcopale, con accuse di “riciclaggio”

Dopo lunghe ore di indiscrezioni, mezze notizie, conferme a bassa voce da parte di sacerdoti che nell’anonimato rompevano il silenzio, la conferma del blocco dei conti delle diocesi del Nicaragua (pur senza precisare quali e quanti) e della stessa Conferenza episcopale, oltre che di altre organizzazioni ecclesiali, è arrivata sabato dalla stessa polizia del dittatore Daniel Ortega, che in una nota ufficiale comunica di aver avviato un’indagine su diverse diocesi cattoliche per presunto riciclaggio di denaro, che avrebbe gestito illegalmente “fondi e risorse provenienti da conti bancari” di oppositori condannati.

Esmeraldas e Guayaquil: lo snodo internazionale del commercio di droga passa da qui. E i cartelli si scontrano

Si scrive Ecuador, si legge Colombia, o ancora di più Messico. Quello che fino a pochi anni fa era un Paese certamente con molti problemi di carattere sociale ed economico, ma complessivamente “tranquillo”, almeno per gli standard sudamericani, si trasforma ogni giorno di più in un terreno di scontro tra cartelli del narcotraffico e gruppi criminali, sia internazionali che locali. Un fenomeno che riguarda, soprattutto, il litorale del Pacifico e le città portuali; nell’ordine, da nord, Esmeraldas, quasi ai confini con la Colombia, Manta, la metropoli Guayaquil. Il Paese è diventato snodo internazionale del commercio di droga, soprattutto della cocaina, prodotta nella vicina Colombia.

“La verità vi farà liberi”: un progetto editoriale sulla dittatura militare argentina

Una pubblicazione “storica”, un’opera unica nel suo genere, che contribuisce con coraggio e senza alcun filtro a fare verità di uno dei momenti più drammatici del ventesimo secolo: la dittatura militare argentina, con il suo lascito di violenza, morte, desaparecidos. Un frutto tangibile della volontà di trasparenza del Vaticano e della Chiesa argentina, con la messa a disposizione dei propri archivi. E, proprio per questo, un’opera senza precedenti, dato che mai il Vaticano aveva messo a disposizione dei ricercatori i propri archivi in tempi così ravvicinati rispetto ai fatti

Paraguay. Santiago Peña è il nuovo presidente, ma restano i nodi della corruzione e delle disuguaglianze

Nell’America Latina dei grandi stravolgimenti politici, delle polarizzazioni e delle continue sorprese, c’è un Paese che resta “fermo”. Almeno apparentemente. Il Partito Colorado, come accade da oltre settant’anni (compreso il lungo periodo della dittatura di Alfredo Stroessner), con l’eccezione del periodo 2008-2012 (coinciso con la presidenza di Fernando Lugo), resta al potere anche dopo le elezioni presidenziali di domenica 30 aprile. Santiago Peña è il nuovo presidente (in Paraguay non è previsto il ballottaggio), e vince in modo più ampio di quanto prevedevano i sondaggi

El Salvador, tra repressione e sospensione dei diritti. Card. Rosa Chávez: “Nessun dialogo con il Governo, l’eccezione è diventata la regola”

Il 27 marzo è stato “celebrato” nel Paese un singolare anniversario: quello dell’introduzione dello stato d’eccezione, dodici mesi prima (anche se la Costituzione lo consentirebbe per un solo mese), da parte del controverso presidente Najib Bukele, che è passato dagli accordi “sotto banco” con le “maras” e le “pandillas”, per limitare il numero degli omicidi, alla guerra aperta contro i gruppi criminali