Bruno Desidera

Bruno Desidera

Papa Francesco: telefonata all’arcivescovo di Aparecida, “con il cuore molto vicino ai brasiliani”

Papa Francesco ha telefonato ieri a mons. Orlando Brandes, arcivescovo di Aparecida (dove si trova il maggiore santuario del Brasile) manifestando la propria solidarietà ai brasiliani per la pandemia del Covid-19, che sta così duramente colpendo il Paese. Mons. Brandes ha riportato che il Santo Padre ha chiesto di dire al popolo che non solo prega per tutti, ma li accompagna sempre, “con il cuore molto vicino ai brasiliani”.

Bolsonaro incontra emittenti cattoliche “amiche” e promette fondi in cambio di appoggi. I vescovi “nessuna di queste rappresenta la Chiesa”

La Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile, attraverso la propria Commissione comunicazioni, la Rete delle Radio cattoliche (Rcr) e la rete di comunicatori Signis prende le distanze in modo deciso rispetto ad un incontro che si è svolto nei giorni scorsi tra il presidente della Repubblica Jair Bolsonaro e un gruppo di emittenti radiotelevisive di ispirazione cattolica, alla presenza di alcuni parlamentari. 

La doppia tenaglia che stringe l’Argentina, tra Coronavirus e default. Mons. Carrara: “La pandemia ci ha messo a nudo”

Non c'è solo l'aumento dei nuovi casi da Covid-19 ad affliggere il Paese sudamericano. È dell’ultimo fine settimana, infatti, la notizia che i maggiori investitori privati hanno attivato assicurazioni per un miliardo e mezzo di dollari, come conseguenza dell’insolvenza dello Stato argentino. Il Governo del peronista Alberto Fernández si è però dato ulteriore tempo fino al 12 giugno e non può far pesare un’eventuale intesa su un Paese in profonda crisi economica e sociale, fermo da oltre due mesi per una dura quarantena. Il vescovo ausiliare di Buenos Aires, mons. Carrara racconta al Sir cosa sta accadendo nei quartieri più poveri, non rinuncia a dire la sua sulle tematiche macro-economiche, chiedendo a tutti il coraggio di voltare pagina

Niente quarantena per le miniere del Sud America. E i minatori continuano a morire

Da settimane le organizzazioni sindacali, ambientali, territoriali e indigene cercano di puntare l’attenzione sul dramma dei lavoratori delle miniere del Sud America, già spesso costretti a lavorare in situazioni proibitive, in un contesto di dannoso impatto ambientale per le popolazioni locali. Nel settore estrattivo si contano centinaia di contagiati e vari morti. Infatti, anche se tutto il continente è da mesi in quarantena, le miniere non si sono mai fermate. Ora la società civile si sta riorganizzando a fa sentire la sua voce, spesso con l’appoggio della Chiesa

Quarantena nel deserto di La Guajira: gli indigeni wayuu muoiono di fame prima che di Covid-19

La Guajira, è la singolare regione, in gran parte desertica, condivisa tra Colombia e Venezuela, abitata, soprattutto, da uno dei popoli indigeni oggi più numerosi in Sudamerica, l’etnia wayuu. La Guajira è una lingua di territorio, separata dal resto del continente da alti monti, che regala paesaggi indimenticabili, ma diventa un luogo di morte, se abbandonato dalle autorità e anzi depredato della cosa più preziosa che c’è in una zona arida, l’acqua, dirottata verso gli stabilimenti minerari esistenti. In una situazione di questo tipo, la quarantena decisa, con modalità diverse, dalle autorità colombiane e venezuelane, incide in modo pesantissimo: la denutrizione e la mancanza d’acqua si aggravano, il lavoro informale artigianale (i wayuu sono famosi per le “mochilas”, i coloratissimi zainetti) diventa impossibile mentre la regione è nelle ultime settimane attraversata da migliaia di migranti venezuelani di ritorno da Perù, Ecuador e Colombia

Viaggio nella tripla frontera dell’Amazzonia, dove il Coronavirus infierisce sulle popolazioni indigene

L’emergenza da Covid-19 diventa una vera tragedia non solo nelle città più colpite dell'America del Sud, come Manaus e Belém in Brasile, o Iquitos in Perù, ma anche nel cuore della foresta. È il caso, per esempio, della cosiddetta triple frontera, il luogo dove si incontrano, lungo il corso del Rio delle Amazzoni, tre Paesi: il Brasile, il Perù e la Colombia. Luogo di commerci e scambi, spesso sporchi, in cui le frontiere sono solo teoriche, come accade tra Leticia, estremo lembo di Colombia divenuta negli ultimi anni meta turistica, e la brasiliana Tabatinga capoluogo dell’Alto Solimões. Proprio nella triple frontera il Sir si è diretto virtualmente, per raccontare come si vive la pandemia in queste località amazzoniche, dove il virus è arrivato attraverso il grande fiume o per via aerea, da Manaus e Iquitos