Da Qamishli, la città siriana al confine con la Turchia, teatro degli scontri tra forze curde e esercito turco, parla il parroco armeno-cattolico, padre Antonio Ayvazian. In corso un esodo di almeno 130mila profughi dai villaggi al confine con la Turchia. Nativo di Qamishli è anche il rettore del Pontificio Collegio armeno di Roma, padre Nareg Naamo, che lancia un monito, "la popolazione vuole tornare a vivere senza paura di attacchi e attentati" e ringrazia Papa Francesco per le parole rivolte ieri alla "martoriata e amata Siria"
Prosegue l'offensiva turca nel nord-est della Siria da dove arrivano le drammatiche testimonianze degli operatori dell'ong italiana "Un ponte per". Notizie di attacchi arrivano anche da altre zone come Ain Issa, Derbesiye, Gire Spi, Sere Kaniye, Kadurbah (Qamishlo). Oltre 65mila gli sfollati in fuga. Numero destinato a crescere con l'intensificarsi della operazione "Fonte di pace", come l'ha ribattezzata il presidente turco Erdogan
Da Baghdad il card. Sako osserva quanto sta avvenendo in Siria e chiede: "dove è finita la coscienza internazionale?". E guardando all'Iraq scosso dalle proteste di piazza aggiunge: "Ci chiediamo dove vanno i nostri Paesi con questo peso di morte, di violenza, carichi come sono di vittime, di feriti, di famiglie distrutte, senza più case, scuole e infrastrutture”. La visita di Papa Francesco in Iraq "sarebbe un grandioso gesto di pace anche per la vicina Siria”
Nel pomeriggio di oggi è scattata l'operazione della Turchia contro le forze curde nel nord-est della Siria e contro i terroristi di Daesh. Erdogan l'ha chiamata "Primavera di pace" ma per l'arcivescovo greco-melkita di Aleppo, mons. Jeanbart "é un’altra fonte di guerra di cui avremmo fatto volentieri a meno. Ora si rischia un massacro. I curdi combatteranno fino allo stremo"
Nel centro sportivo giovanile “Al-Yarmouk”, storico club di Aleppo, si gioca a basket per dimenticare il trauma della guerra. La testimonianza di un gruppo di giovani giocatori con un sogno nel cassetto: "Vogliamo restare in Siria, continuare a vivere nella nostra città. Aleppo tornerà più bella di prima”
Dal 23 al 26 settembre mons. Mario Delpini, arcivescovo di Milano, ha partecipato al viaggio di solidarietà in Siria (23-26 settembre) promosso dalla fondazione pontificia Acs Italia (Aiuto alla Chiesa che soffre), guidato dal direttore Alessandro Monteduro. Damasco, Maloula, Homs e Aleppo le tappe percorse. Il racconto del viaggio di mons. Delpini
Rientrato solo poche ore fa da Aleppo in Siria, dopo un viaggio di cinque giorni, il card. Angelo Bagnasco racconta al Sir le sue prime impressioni: “Ho visto tanta distruzione ma anche tanta fede”
"Il Duomo è la ferita aperta della città”. Così il card. Giuseppe Petrocchi, arcivescovo metropolita de L’Aquila, descrive la ricostruzione post-sisma. Dieci anni dopo il terremoto del 6 aprile 2009 che devastò il capoluogo abruzzese, la cattedrale metropolitana dei Santi Massimo e Giorgio è un cantiere fermo. Sono oltre 240 le chiese che attendono di essere ricostruite
“Ventiseimila e 500”: è questo il numero dei trattamenti medici gratuiti erogati da “Ospedali aperti”, il progetto attivo dal 2017, voluto dal card. Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria, per assicurare l’accesso gratuito alle cure mediche ai siriani poveri. Il dato significativo arriva per la "Giornata mondiale della sicurezza della persona assistita" del 17 settembre, dal martoriato paese arabo dove da nove anni è in corso una guerra. Ne abbiamo parlato con Edoardo Tagliani, direttore dei progetti Avsi in Medio Oriente e Nord Africa