Intervista a Stefano Sozza, capo missione di Emergency a Gaza. Rientrato da pochissimi giorni in Italia, dopo circa 4 mesi trascorsi nella Striscia di Gaza per avviare la costruzione di una clinica per fornire assistenza di base alla popolazione, conferma: "La situazione a Gaza permane gravissima. Gli aiuti arrivano con il contagocce". A metà gennaio operativa la clinica di Emergency a Khan Yunis
Maaloula è il villaggio cristiano che nel 2013 rimase per nove mesi, subendo forti devastazioni, nelle mani dei jihadisti dell’allora Jabhat al Nusra, oggi Hay’at Tahrir al-Sham, (Hts), la stessa milizia di opposizione che ha fatto cadere pochi giorni fa il regime del dittatore Bashar Al Assad. Il Sir ha raccolto la testimonianza di padre Fadi Al Barkil priore del monastero dei santi Sergio e Bacco, a Maaloula, uno dei luoghi simbolo della cristianità siriana. Nelle sue parole speranza mista a preoccupazione per il futuro della Siria
"È stato un evento rapido che ha portato un grande cambiamento. Speriamo bene per la Siria". Così il patriarca caldeo di Baghdad commenta la repentina caduta del regime di Bashar Al Assad per mano delle milizie di Tahrir al-Sham (Hts). Il Sir ha incontrato il cardinale a margine del Concistoro del 7 dicembre scorso e gli ha rivolto alcune domande sulla confinante Siria e sulla situazione in Iraq
“Penso che il culmine della guerra a Gaza sia alle nostre spalle. Il cessate il fuoco con Hezbollah influenza anche Gaza e Hamas. La mia impressione è che nelle prossime settimane o mesi arriveremo a un compromesso”: lo ha affermato il patriarca latino di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa, durante una conferenza stampa organizzata nei giorni scorsi dalla Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs).
Siria Alla caduta del regime di Bashar al-Assad, il vicario apostolico di Aleppo ha ricevuto garanzie per i cristiani dal capo dell’opposizione. «Speriamo le mantengano»
Tutto in dieci giorni. Prima Aleppo, poi Hama, Daraa, Homs e oggi Damasco. La caduta del regime di Bashar al-Assad per mano dei ribelli guidati da Abu Mohammad al Jolani, leader di Hayat Tahir al-Sham (Hts), è stata fulminea e apre, dopo 13 anni di guerra civile, una nuova fase politica. Le speranze e i timori della minoranza cristiana raccolte dal Sir. Mons. Jallouf (Aleppo): "Ho parlato con al-Jolani"
“Combattere la violenza contro le donne”. È questo l’obiettivo comune che si sono dati il ministero dell’Istruzione e la Fondazione Cecchettin al termine di una riunione, oggi a Roma, tra il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e Gino Cecchettin, il padre di Giulia, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta, condannato il 3 dicembre all’ergastolo. A margine dell’incontro il Sir ha intervistato Gino Cecchettin
Sabato 30 novembre, con l'ingresso del Custode di Terra Santa, padre Patton, si è aperto a Betlemme, il tempo di Avvento. La città natale di Gesù è attanagliata da una grave crisi sociale ed economica dovuta alla guerra scoppiata il 7 ottobre 2023. Il richiamo di padre Patton è stato tutto improntato alla speranza. La testimonianza del parroco padre Asakrieh: "Ci prepariamo al Natale come da tradizione, perché nelle tenebre di questo tempo e di questa guerra abbiamo la luce di Gesù e la speranza che da Lui proviene”
Continua l’avanzata in Siria dei ribelli jihadisti filo-turchi del gruppo Hayat Tahrir al-Sham (Hts). Dopo aver conquistato Aleppo e le città vicine, i miliziani sarebbero entrati ad Hama, a 140 km a sud di Aleppo, mentre l'esercito regolare siriano, con il supporto aereo russo, avrebbe bombardato i ribelli rallentandoli nella marcia. Ieri, 1° dicembre, un raid aereo ha colpito il complesso francescano del Terra Santa College di Aleppo. Le testimonianze dalla Siria di operatori della Caritas Italiana e dell'ong Pro Terra Sancta