Il 10 giugno 2014 cominciava in Iraq la grande fuga dei cristiani da Mosul e dalla Piana di Ninive a causa dell'invasione dell'Isis. A distanza di 10 anni solo poche decine di famiglie hanno fatto ritorno nei loro villaggi di origine. A minacciare la presenza cristiana, afferma il patriarca caldeo, card. Sako, milizie paramilitari, leggi discriminatorie, mancanza di futuro stabile
Nel 2023 ci sono stati 11 casi di molestie verbali, sette attacchi violenti, 32 attacchi a proprietà ecclesiastiche, una profanazione di un cimitero e 30 casi segnalati di sputi contro o verso il clero e i pellegrini. È quanto emerge da un Rapporto dell'ong ebraica Rossing Center di Gerusalemme, dedicato agli attacchi ai cristiani in Israele e a Gerusalemme Est. Sul tema il Sir ha intervistato il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton.
Il tema della fiducia è risuonato forte nelle parole di due padri di famiglia, uno israeliano e uno palestinese, entrambi del Parents Circle (www.theparentscircle.org), il forum che raduna 800 famiglie che hanno perso familiari nel conflitto tra Israele e Palestina, in diverse circostanze militari, civili, proteste, attacchi terroristici.
Si chiude oggi a Rondine Cittadella della pace (Arezzo) l’ottava edizione di YouTopic Fest, il Festival internazionale sul conflitto. Ieri hanno portato la loro esperienza due giovani, la siriana Jacklin e la libanese Graziella, impegnate in progetti che fanno parte della "Opera Segno", il frutto concreto delle conferenze dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo (Bari 2020 e Firenze 2022). Il Sir le ha incontrate.
Tre giorni dopo che la Corte di Giustizia dell'Aja gli ha intimato di sospendere gli attacchi su Rafah, Israele ha bombardato Tal Al Sultan, zona ovest di Rafah, provocando almeno 45 morti, tra cui molte donne e bambini, e oltre 180 feriti. Delle conseguenze di questo attacco ne abbiamo parlato con Michele Brignone, direttore delle ricerche della Fondazione Oasis
Si è aperta ieri allo stadio Olimpico di Roma la prima Giornata mondiale dei bambini con Papa Francesco. Tra i 50 mila presenti anche un gruppo di 60 palestinesi, tra bambini e accompagnatori, provenienti da Gerusalemme, Betlemme e Gaza
“Grazie Papa Francesco per essere sempre con noi!”: è il saluto che i bambini della parrocchia latina della Sacra Famiglia di Gaza rivolgono al Pontefice alla vigilia della Giornata mondiale dei bambini che si apre domani a Roma, allo Stadio Olimpico e che avrà il suo culmine con la Messa in piazza san Pietro, domenica 26 maggio.
“Basta uccidere! La guerra deve finire e devono essere aperte strade per i vari aiuti necessari per evitare un’imminente crisi umanitaria. Spero che questo incubo finisca presto”.