Si è conclusa il 5 marzo la visita di solidarietà del segretario generale della Cei, mons. Giuseppe Baturi, ad Aleppo, in Siria, una delle città più colpite dal sisma del 6 febbraio scorso. "Con la nostra presenza - spiega il vescovo - abbiamo voluto dire ai nostri fratelli siriani 'voi non siete soli, siete parte della nostra storia e della nostra fede'. Non basta inviare aiuti ma serve far sentire a questi fratelli che sono parte del respiro della Chiesa universale"
Un mese dopo la scossa di terremoto che ha devastato ampie zone della Turchia e della Siria, il parroco latino di Aleppo, padre Bahjat Karakach, descrive le condizioni delle popolazioni colpite e parla di "paura e sconforto". L'impegno delle Chiese per la ricostruzione
“Ringraziamento e gratitudine”: sono questi i sentimenti espressi dalla parrocchia latina di Aleppo, guidata dal padre francescano, Bahjat Karakach, nei confronti della visita del Segretario Generale della Cei, mons. Giuseppe Baturi, e di don Leonardo Di Mauro, direttore del Servizio per gli interventi caritativi a favore dei Paesi del Terzo Mondo.
“La morte purtroppo arriva quando uno meno se lo aspetta. È un grande dolore che non passerà, anche perché era un treno pieno di giovani, e sarà anche necessario accertare eventuali responsabilità”.
Chi ha perso tutto si aggrappa alla fede per nutrire la speranza nel futuro. È stato così già durante la guerra - che non è finita -, e la pandemia. Nasce il canto "Gesù il tuo amore è la mia salvezza"
Un anno fa l’aggressione russa dell’Ucraina. Dopo 77 anni di pace, il 24 febbraio 2022, l’Europa si ritrova a vivere sul proprio suolo una guerra. In questo anno il mondo ha assistito ad una nuova corsa al riarmo, alla caduta del concetto di neutralità di alcuni Paesi e al ritorno della minaccia nucleare e a una possibile 'Guerra Fredda'. Ma stavolta il confronto non è tra Usa e Russia ma tra Usa e Cina. Che mondo ci sta consegnando questo conflitto? Lo abbiamo chiesto a Claudio Bertolotti, analista strategico, direttore esecutivo di Start InSight (www.startinsight.eu) ed esperto dell’Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale).
“…con le maniche rimboccate, siate custodi del creato e custodi dell’umanità!”: si apre così il Messaggio della Capo Guida d’Italia e del Capo Scout d’Italia (Agesci) inviato a tutti gli scout italiani per la Giornata del Pensiero 2023 (Thinking Day), che si celebra il 22 febbraio.
A due settimane dal sisma del 6 febbraio, l'incubo continua. Ieri sera altre due scosse di magnitudo 6.4 e 5.8 hanno aggravato ulteriormente la vita dei terremotati di Turchia e Siria. Le vittime sono salite a oltre 47mila, di queste seimila in Siria. Il parroco latino di Aleppo, padre Bahjat, parla di "Calvario". Nonostante le difficoltà non accenna a diminuire l'impegno della Chiesa siriana ad Aleppo e in altri centri colpiti come Latakia, Tartous, Hama. Chiese e conventi tengono "porte aperte e ambienti caldi" per accogliere e sostenere i terremotati. In questi giorni la Custodia di Terra Santa ha cominciato ad inviare da Damasco verso Aleppo piccole squadre di frati per portare aiuto.
"Non dimenticateci": è l'appello di mons. Boutros Marayati, arcivescovo di Aleppo degli Armeni cattolici in Siria. Al Sir esprime la sua certezza: "Non è Dio la causa del terremoto ma il comportamento sbagliato dell'uomo. Perché quando si costruiscono case, palazzi, strutture non a regola d’arte poi se ne raccolgono i frutti"