“La consacrazione alla Sacra Famiglia convoca anche ciascuno di voi a riscoprire come singoli e come comunità la vostra vocazione di essere cristiani in Medio Oriente, non soltanto chiedendo il giusto riconoscimento dei vostri diritti in quanto cittadini originari di quelle amate terre, ma vivendo la vostra missione di custodi e testimoni delle prime origini apostoliche”.
Un dossier con dati e testimonianze per ripercorrere la storia del conflitto israelo-palestinese raccontato dalla prospettiva dei rifugiati palestinesi. Si intitola “Una vita da rifugiati. Il conflitto israelo-palestinese e la tragedia di un popolo esule": a pubblicarlo oggi, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato (20 giugno) è Caritas Italiana che a riguardo nei giorni scorsi ha promosso anche un webinar, dal titolo “Terra Santa, il dramma dei rifugiati palestinesi”. Una parte del dossier è dedicata alla crisi umanitaria in corso e agli interventi nella Striscia di Gaza
“Questa notte le forze israeliane hanno bombardato alcune postazioni di miliziani di Hamas. Qui in parrocchia non abbiamo sentito nulla, mentre nella zona dove abitano le suore del Rosario e dove è alloggiata una parte della delegazione patriarcale si è sentito il frastuono. Stiamo tutti bene. La visita del patriarca continua. Questa mattina saremo presso alcune famiglie che hanno avuto la casa distrutta o colpita durante gli scontri militari dello scorso maggio. Nel pomeriggio, invece, è prevista la messa in parrocchia durante la quale verranno amministrati i sacramenti della Prima Comunione e della Cresima”: così al Sir il parroco latino di Gaza, padre Gabriel Romanelli, dopo che alle prime ore di oggi caccia israeliani sono tornati a bombardare Gaza in risposta a lanci di palloni incendiari dalla Striscia verso il Sud di Israele.
“Nel pensare al ritiro dei militari italiani dalla missione in Afghanistan, da pastore, sento di manifestare loro una profonda gratitudine. Lo stile di competenza, correttezza e cura dell’umano che caratterizza i militari italiani è apprezzato ovunque e contribuisce incisivamente a creare un clima di rispetto e di pace, anche nelle relazioni con le autorità del luogo e con militari di altre nazionalità”.
Nei giorni scorsi sono state diramate, allegate all’ordinanza del ministro della Salute del 21 maggio 2021, le “Linee guida” per le attività con bambini e ragazzi, inclusi i Centri estivi, al loro secondo aggiornamento. Le nuove linee guida accennano anche alle ‘uscite’ con pernottamento: un tema molto a cuore ai gruppi scout che in questo periodo dell’anno sono impegnati ad organizzare i campi estivi. A riguardo il Sir ha intervistato Barbara Battilana e Vincenzo Piccolo, presidenti del Comitato nazionale Agesci, l’Associazione guide e scout cattolici italiani che conta 185.000 soci
Il 25 aprile 2015 il terremoto del Nepal che distrusse circa 900mila case e fece più di 10mila vittime. Sei anni dopo, Bodgaun, uno dei villaggi più poveri del Paese, abitato dal popolo indigeno dei Majhi, sta risorgendo grazie alle iniziative di Alberto Luzzi, fondatore dell’associazione “Jay Nepal” (Risorgi Nepal). Imprenditore di successo, amante dei viaggi, dello sci e delle scalate, Alberto trasforma la sua vita per aiutare il Nepal dopo il sisma. "Ho cercato di aiutare il Nepal con lo stesso spirito con cui si aiuta un amico che si trova nel bisogno". Nasce così il miracolo Bodgaun
Ci sarà anche la piccola parrocchia cattolica della Sacra Famiglia di Gaza, meno di 120 fedeli, unita in preghiera, nella veglia di Pentecoste, che sarà celebrata domani a Gerusalemme.
“Ne abbiamo abbastanza. Siamo stanchi, vogliamo la pace”: è il grido degli studenti della Italian Terra Santa school di Haifa, della Custodia di Terra Santa, affidato a un video diffuso per rilanciare un messaggio di convivenza tra arabi ed ebrei alla luce dei gravi scontri in corso in questi giorni in molte città “miste” in Israele.
“Gerusalemme è il cuore del problema e questa volta è stata la scintilla che ha incendiato il Paese. Questa crisi indica che questa metodologia non funziona e che nessuna soluzione su Gerusalemme potrà essere imposta": scrive così il patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, in una nota pervenuta al Sir in cui parla degli scontri in atto in Israele e Cisgiordania. "Esplosione di odio che covava da tempo" che sta coinvolgendo anche le città miste di Israele, "frutto di anni di linguaggio politico violento, di cultura e politica del rifiuto dell’altro, di disprezzo". Per ricostruire le relazione serve una nuova alleanza tra persone di buona volontà