Si è chiuso questa mattina a Baghdad il viaggio in Iraq (dal 5 marzo) di Papa Francesco. Il Sir ha raccolto il commento del patriarca caldeo di Baghdad, card. Louis Raphael Sako
“A seguito di tante segnalazioni di giusto sdegno e di proteste riguardo alle ricorrenti occasioni di mancanza di rispetto, di derisione e di manifestazioni blasfeme nei confronti della fede cristiana, della Chiesa cattolica e dei credenti, esibite in forme volgari e offensive nel corso della 71ª edizione del Festival della Canzone Italiana a Sanremo, sento il dovere di condividere pubblicamente una parola di riprovazione e di dispiacere per quanto accaduto”.
“La crisi della pandemia rischia di rendere vani i sacrifici e le lotte per la parità di genere delle donne, che ancora una volta risultano vittime. Penso alle centinaia di migliaia di donne che nel 2020 in Italia hanno perso il lavoro”.
La risposta del RnS alle emergenze del post-pandemia, descritte dal card. Gualtiero Bassetti come "fratture": la via della "misericordia, della spiritualità di comunione, dell'evangelizzazione del dolore" per saldare queste fratture generando "processi di solidarietà operosa"
Papa Francesco oggi in Iraq e a Qaraqosh, nella Piana di Ninive, i giovani locali fremono per incontrarlo, domenica 7 marzo. Lanciano messaggi e canti in una città che indosserà il vestito della festa. La testimonianza di padre Haitham Hano, francescano della Custodia di Terra Santa, originario di Qaraqosh, venuto apposta da Gerusalemme: "Qaraqosh è sempre stata definita una fontana di vocazioni. Speriamo che da questi visita arrivino altre chiamate"
Alla vigilia della partenza di Papa Francesco per l’Iraq (5-8 marzo), la prima storica visita di un Papa nella Terra di Abramo, il Sir ha intervistato Ignace Youssif III Younan, patriarca siro-cattolico di Antiochia che accoglierà Papa Francesco, prima nella Cattedrale di Nostra Signora della Liberazione a Baghdad, subito dopo il suo arrivo in Iraq (5 marzo), e due giorni dopo, a Qaraqosh, i cui abitanti furono costretti alla fuga dall’invasione delle milizie dello Stato Islamico nel 2014
Venerdì 5 marzo (fino all’8) Papa Francesco partirà per l’Iraq, il primo viaggio di un pontefice nel Paese mediorientale. Una visita fortemente voluta da Bergoglio nonostante la pandemia e le tensioni che attraversano il Paese mai del tutto pacificato dopo la caduta di Saddam Hussein nel 2003. Nella delegazione pontificia ci sarà anche il prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, il card. Leonardo Sandri al quale il Sir ha chiesto di rileggere il programma del viaggio presentato ieri in Vaticano
Durante la messa che celebrerà nello stadio di Erbil, domenica 7 marzo, Papa Francesco benedirà una statua della Vergine Maria vandalizzata dai miliziani dello Stato Islamico durante l’occupazione della Piana di Ninive.
Il 7 marzo Papa Francesco sarà a Mosul per pregare per le vittime delle guerre. Una tappa significativa del viaggio in Iraq che porterà il Pontefice nella città martire che fu anche capitale dello Stato islamico dal 2014 al 2017 in Iraq. Con l'arcivescovo caldeo di Mosul, mons. Najib Mikhael Moussa anticipiamo i contenuti della giornata