“Un vero disastro. È stata una notte drammatica. Ma non è ancora finita. Qui si contano 24 morti, tra questi 10 sono bambini, 6 donne e anche una persona disabile. I feriti sono più di 100. In nome di Dio le parti in lotta si fermino”: è la testimonianza del parroco latino di Gaza, padre Gabriel Romanelli, raccolta dal Sir. Gli scontri sulla Spianata delle moschee di Gerusalemme si sono allargati anche alla Striscia di Gaza dopo l’ultimatum di Hamas che chiedeva a Israele di ritirarsi dalla Spianata delle Moschee.
«Un vero disastro. Quella tra lunedì e martedì è stata una notte drammatica. Ma non è ancora finita. Qui si contano 24 morti, tra questi dieci sono bambini, sei donne e anche una persona disabile. I feriti sono più di cento. In nome di Dio le parti in lotta si fermino».
“Crimini contro l’umanità”: così padre Giovanni Scalese, sacerdote barnabita, responsabile della Missio sui iuris in Afghanistan, condanna l’attentato avvenuto sabato all’esterno di una scuola per ragazze a Kabul, che ha provocato oltre 50 vittime e più di 100 feriti, in gran parte giovani studentesse.
“Scoraggiati e preoccupati per i recenti fatti violenti a Gerusalemme est” i Patriarchi e i Capi delle Chiese di Gerusalemme, in un comunicato diffuso poco fa, fanno appello alla “comunità internazionale e a tutte le persone di buona volontà” affinché intervengano “per porre fine alle azioni provocatorie” ed esortano “a continuare a pregare per la pace di Gerusalemme”.
“La seconda ondata di Covid-19 in India e in particolare a Delhi è violentissima. Ogni telefonata che riceviamo è una disperata richiesta di aiuto o viene fatta per informarci della morte di qualcuno. Abbiamo perso molti dei nostri amici e parenti del personale. Pochi membri dello staff sono critici, ma molti sono risultati positivi”.
L’Assemblea degli Ordinari Cattolici di Terra Santa ha inviato questa mattina un messaggio di condoglianze al Presidente di Israele, Reuven Rivlin, per i quarantaquattro cittadini che hanno perso la vita ieri nella ressa innescata dal crollo delle gradinate allestite per le celebrazioni di Lag Ba’ Omer, presso la tomba del rabbino Shimon Bar Yochai, un saggio talmudico del secondo secolo, sita ai piedi del monte Meron, nel nord-est di Israele.
Presentato oggi la XV edizione del Rapporto di Aiuto alla Chiesa che Soffre sulla libertà religiosa nel mondo (biennio 2018-2020). Il 67% della popolazione mondiale (5,200 miliardi) vive in Paesi in cui si verificano gravi violazioni della libertà religiosa. Si registrano violazioni in 23 dei 54 Paesi africani, in 12 di questi la persecuzione è estrema. Anche il Covid-19 ha avuto un forte impatto sulla libertà religiosa con restrizioni sproporzionate sulla pratica religiosa e sul culto, negazione degli aiuti umanitari alle minoranze religiose, stigmatizzazione dei gruppi religiosi accusati di diffondere il virus.
Lo scorso 12 aprile a Mosul si è svolta la "Women's Challenge Marathon", con circa 40 giovani donne curde, arabe, yazide, cristiane e musulmane, a pedalare nei luoghi della distruzione dell'Isis. Un modo, spiegano dall'ong "Un ponte per", per ribadire il loro impegno nella costruzione dell'Iraq che verrà, "non più vittime ma protagoniste"
Usa e Nato ritireranno entro l'11 settembre 2021 le loro truppe dall'Afghanistan. Da Kabul arriva la testimonianza di padre Giovanni Scalese, sacerdote barnabita, responsabile della Missio sui iuris in Afghanistan, istituita nel 2002 da Giovanni Paolo II. Unica presenza cattolica nel Paese musulmano