È “un appello agli Stati del mondo” quello che il card. Béchara Boutros Rai, patriarca d’Antiochia e di tutto l’Oriente, presidente dell’Assemblea dei patriarchi e vescovi cattolici del Libano, lancia all’indomani della “misteriosa esplosione” che ha squarciato la capitale Beirut provocando oltre cento morti e 4.000 feriti, un bilancio destinato a salire.
L’Albania tra il sisma di otto mesi fa (26 novembre 2019) e il Covid-19, tra una ricostruzione che tarda a partire e contagi che salgono. Nel Paese delle Aquile ci sono ancora famiglie terremotate ricoverate nelle tende. Il punto con Roberta Profka, direttrice di Shis, ong albanese partner della Fondazione Avsi
“Gaza è considerata una enorme prigione a cielo aperto, dove è praticamente impossibile muoversi. Ma oggi, paradossalmente, tutto il mondo è una prigione a causa del Covid-19. I gazawi stanno sopportando meglio di altri questa chiusura perché abituati a vivere rinchiusi. Ed è forse anche per questo che qui a Gaza ancora riusciamo a sorridere”. Così il parroco latino della Striscia, padre Gabriel Romanelli racconta l'estate col Covid-19 a Gaza, dove nonostante tutto "c'è ancora voglia di sorridere e sperare"
Centomila mascherine sono state consegnate questa mattina al vescovo di Avezzano, mons. Pietro Santoro, e messe a disposizione delle parrocchie, delle associazioni di volontariato e delle famiglie del territorio.
Si aggrava la crisi sanitaria ed economica in Israele e Palestina a causa del Covid-19. "In Israele si registra una crescita giornaliera di circa 1.200 casi e in Palestina di oltre 400" dice Vincenzo Bellomo, responsabile dei progetti di Associazione pro Terra Sancta a Betlemme. La piazza della Mangiatoia non vede né turisti e né pellegrini dal 5 marzo. L'impegno della Associazione pro Terra Sancta e della parrocchia locale per stare vicino ai più vulnerabili.
Un “dolore condiviso” con quello del Papa e degli altri leader cristiani, come il patriarca ecumenico Bartolomeo, e di tante altre personalità e istituzioni che in questi giorni “si sono espresse in modo chiaro”.
“La basilica del Santo Sepolcro non è chiusa. Stiamo applicando le regole stabilite tre giorni fa da Israele che, per i luoghi di culto, come chiese, moschee e sinagoghe, prevedono la co-presenza di non più di 19 persone. Per ciò che riguarda il Sepolcro stiamo gestendo dall’interno l’apertura del portone consentendo l’ingresso a non più di 19 persone alla volta come da regola”.
Nel Libano si fa sempre più grave la crisi economica. La popolazione si ritrova sempre più povera, la lira libanese ha perso più della metà del suo potere di acquisto. A fare paura oggi nel Paese dei Cedri non è la pandemia Covid-19 ma la fame. L’appello del presidente di Caritas Libano, padre Michel Abboud, “servono cibo, vestiti e medicine”
Il Covid-19 ha messo in ginocchio anche le scuole della Custodia di Terra Santa, soprattutto quelle palestinesi di Betlemme e Gerico. Molte famiglie, prive di lavoro a causa della pandemia e delle restrizioni messe in atto per fronteggiarla, ora non possono pagare le rette scolastiche dei loro figli. Una situazione analoga a quella degli Istituti del Patriarcato Latino di Gerusalemme. L'appello del Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, e la testimonianza del parroco di Gerico, padre Mario Hadchiti