Al via domani a Bari l'incontro dei vescovi del Mediterraneo promosso dalla Cei. Tra i partecipanti anche il vicario apostolico di Tripoli (Libia), mons. George Bugeja. In una intervista al Sir il vescovo fa il punto della situazione nel Paese nordafricano segnato da una guerra civile e parla del ruolo e dell'impegno della piccola Chiesa cattolica locale che definisce significativamente "presente e non nascosta"
L'incontro di Bari vuole essere "una presa di coscienza della crisi che interessa questa area e della risposta che come comunità cristiane e Chiese siamo chiamati a dare nel rispetto delle regole": alla vigilia di “Mediterraneo, frontiera di pace” a parlare è il card. Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, che auspica una "grande primavera del Mediterraneo". A dare la direzione è il “Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune” di Abu Dhabi
Si tiene oggi a Roma il seminario, “Emergenze e crisi umanitarie: il terremoto in Albania, la situazione libica e la rotta balcanica”, promosso da Caritas Italiana, che riunisce oltre 80 Caritas diocesane. Scopo dell’incontro fare il punto dell’emergenza post-sisma in Albania e lanciare l’“Emergency appeal”, varato il 31 gennaio scorso. Tutto nella speranza che arrivino buone notizie da Bruxelles dove è in corso la conferenza dei Paesi donatori. Il sisma ha provocato danni stimati in circa 1 miliardo di euro. Le testimonianze di don Antonio Leuci, direttore di Caritas Albania e di Ettore Fusaro, di Caritas Italiana
“La Turchia ospita cristiani di diverse denominazioni, quindi porteremo a Bari la ricchezza di un cristianesimo plurale che può essere considerato un esempio di come si può costruire l’unità nella diversità grazie a rapporti sereni e vincoli di solidarietà”. Così mons. Paolo Bizzeti, vicario apostolico dell’Anatolia, racconta al Sir il significato e il senso della presenza della Chiesa cattolica in Turchia all'incontro su “Mediterraneo, frontiera di pace” (Bari, 19-23 febbraio), promosso dalla Cei
La testimonianza dell'arpista siriana Rahaf Chikhani: dopo 9 anni di guerra "uno dei modi per sentirci vivi è quello di trovare rifugio nella musica". La musicista ha tenuto un concerto nella città plautina di Sarsina (Fc) suonando un'arpa donata dall'arpaiolo Pietro Morbidelli. Con questo strumento Rahaf potrà esaudire il suo sogno di aprire una scuola di arpa a Damasco perché "dare alle nuove generazioni la possibilità di studiare, crescere nella cultura anche musicale, credo sia il modo migliore di costruire un futuro di pace, non solo in Siria”
"Osare la pace con la forza della debolezza": è racchiuso in queste parole il senso della presenza a Bari, all'incontro "Mediterraneo, frontiera di pace", dell'arcivescovo, presidente dei vescovi cattolici greci, mons. Sevastianos Rossolatos. La testimonianza di una Chiesa povera ma che non si tira indietro davanti ai bisogni della popolazione
Ennesimo appello del Papa per la Siria. Da Idlib arriva la testimonianza di padre Jallouf che parla di emergenza umanitaria a causa degli scontri e lancia un appello alla comunità internazionale ed ai vescovi che parteciperanno all'incontro di Bari, perché fermino il massacro
Intervista al card. Louis Raphael Sako, patriarca caldeo di Baghdad, che sarà a Bari all'incontro "Mediterraneo, frontiera di pace" organizzato dalla Cei. "A Bari - dice - parleremo delle sfide che attendono le nostre Chiese, su tutte quella del futuro dei cristiani" in Medio Oriente. L'importanza della nascita di uno "Stato laico", definita "soluzione alle crisi dei Paesi del Medio Oriente. Uno Stato laico significa la fine del settarismo"
“Mediterraneo, frontiera di pace” è il tema dell'incontro, promosso dalla Cei, che si svolgerà a Bari dal 19 al 23 febbraio. Sarà un momento di confronto tra i vescovi cattolici di 20 Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum. Tra loro anche mons. Pierbattista Pizzaballa, arcivescovo, amministratore apostolico del Patriarcato Latino di Gerusalemme, in rappresentanza della Celra (Conferenza dei vescovi latini delle Regioni arabe). Il Sir lo ha incontrato a Gerusalemme