Incontro questa mattina a Bruxelles tra il presidente della Conferenza episcopale albanese, mons. George Frendo e Olivér Virhelyi, commissario europeo per il Vicinato e l'Allargamento. Al centro della riunione le politiche di allargamento dell'Ue e l'avvio dei negoziati per l'ingresso del Paese delle Aquile come Paese membro. Il commento di mons. Frendo
Il custode di Terra Santa, Francesco Patton, a Bari all'incontro sul Mediterraneo. Nel cuore il ricordo, di 800 anni fa, a Damietta tra Francesco d’Assisi e il Sultano Malek al-Kamel. "Il coraggio di quell’incontro - dice - oggi va riscoperto e incoraggiato". Anche così il Mediterraneo può trasformarsi in frontiera di pace
A colloquio con Yassin al-Hai Saleh, intellettuale, scrittore e oppositore politico siriano. Il suo sguardo sul Paese, sul volto di tanti giovani animati da voglia di giustizia e di rinnovamento. "In Siria - rimarca - in tanti hanno commesso crimini, dal regime ai gruppi jihadisti, islamisti e anche i curdi. Chi ha sbagliato deve pagare il suo conto con la giustizia". Per l'intellettuale senza giustizia non può esserci dialogo e riconciliazione. Intanto la guerra continua e da Idlib giungono notizie di bombardamenti, scontri e numerosi morti tra i civili. Molti sono bambini. L’inviato speciale delle Nazioni Unite per la Siria, Geir Pedersen, incontrerà in settimana i ministri degli Esteri e della Difesa della Federazione Russa, rispettivamente Sergej Lavrov e Sergej Shoigu. Da Mosca Pedersen si recherà poi a Damasco. Il prossimo 29 gennaio l’Inviato speciale informerà il Consiglio di sicurezza Onu dei risultati del viaggio
Il punto sulla Libia dopo la conferenza internazionale sulla Libia, svoltasi ieri a Berlino. Intervista a Michela Mercuri, analista e docente di Geopolitica del Medio Oriente all’Università Niccolò Cusano e di Storia contemporanea dei Paesi mediterranei all’Università di Macerata.
Suor Bridget Tighe, direttrice generale di Caritas Jerusalem, fa il punto della situazione a Gaza e nei Territori Palestinesi. "I palestinesi - dice - stanno perdendo la speranza. Crescono covando rabbia". L'impegno della Caritas per aiutare la popolazione della Striscia e in Cisgiordania. Ma ci sono semi di speranza nascente in altre zone del Medio Oriente: le piazze di Baghdad e di Beirut
Studiare senza nessuna prospettiva, sognando solo di andare via. Lasciarsi dietro un conflitto infinito ma anche gli affetti e la famiglia. Dalla visita dei vescovi dell'Hlc a Gaza è emersa tutta la frustrazione dei giovani della Striscia ma anche l'impegno della Chiesa perché crescano e vivano con dignità nella terra dove sono nati
Libano sull'orlo di una gravissima crisi economica. Testimonianze da Beirut raccontano di gente in file ai bancomat, nelle banche per prelevare il denaro, di aziende che chiudono battenti, di servizi di base mancanti. Il tutto accompagnato da una impasse politica che priva il Paese di un Governo e da venti di guerra che scuotono tutto il Medio Oriente. Il presidente di Caritas Libano, padre Paul Karam: "Il Libano ha bisogno di aiuto"
“Promuovere il dialogo e la pace in Terra Santa”: è questo il tema dell’annuale pellegrinaggio dei vescovi del Coordinamento della Terra Santa (Hlc) che si svilupperà tra Gaza, Ramallah e Gerusalemme Est dall’11 al 16 gennaio. Per l'Italia sarà presente mons. Rodolfo Cetoloni, vescovo di Grosseto. Il Sir lo ha intervistato
L'uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani all'aeroporto internazionale di Baghdad nel corso di un attacco con droni, ordinato dal presidente americano Donald Trump è “un atto di guerra che avrà serie ripercussioni in tutta l’area mediorientale e che coinvolgerà sia Israele, quale potenziale target di vendetta iraniana che tutta la comunità internazionale, Europa in testa. Quest’ultima priva di qualsiasi strumento sia diplomatico che militare utile a contare qualcosa”.