Daniele Rocchi

Daniele Rocchi

Iraq: proseguono le proteste. Morti a Karbala. La Chiesa caldea invita al dialogo

Non si placano le proteste contro la corruzione, la povertà e il malgoverno in Iraq. Questa mattina a Karbala uomini incappucciati hanno sparato sui manifestanti: 22 morti e oltre 800 feriti. Si sospetta che dietro ci sia la Polizia. La Chiesa caldea, solidale con le richieste del popolo, invita al dialogo e a fermare violenze e abusi. Il card. Sako a Baghdad si reca in ospedale a fare visita ai feriti, civili e militari, durante le proteste

Abu Bakr Al-Baghdadi. Cristiani siriani “prudenti e cauti. Lo hanno dato per morto già altre quattro volte”

Non tutti i cristiani siriani credono alla morte di Al-Baghdadi. Da Idlib a Hassaké, passando per Aleppo e Qamishili, la sensazione è quella di trovarsi di nuovo davanti ad una fake news. "Lo hanno dato per morto altre quattro volte" ripetono le fonti interpellate dal Sir. Ma in tutte c'è la consapevolezza che la morte del Califfo non rappresenta, in ogni caso, la morte della mentalità dello Stato islamico che deve essere fronteggiata con le armi della cultura, della formazione e dello studio

Nazionale Cantanti in Terra Santa: “trasferta di solidarietà” 20 anni dopo la Partita del cuore per la Pace

Dal 28 al 31 ottobre, la Nazionale italiana cantanti sarà in Terra Santa per una visita di solidarietà. Un legame, quello tra la Nazionale cantanti e la Terra Santa, che affonda le radici nella storica partita del Cuore per la Pace (25 maggio 2000), giocata all’Olimpico di Roma contro una squadra mista formata da israeliani e palestinesi davanti ai Premi Nobel per la pace (1994) Yasser Arafat e Shimon Peres. Di questo viaggio e dei suoi significati ne abbiamo parlato con Paolo Belli, presidente della Nazionale

Libertà religiosa. Acs: “Quasi 300 milioni i cristiani che vivono in terre di persecuzione”

“Perseguitati più che mai. Focus sulla persecuzione anticristiana tra il 2017 e il 2019”: è il titolo della ricerca della Fondazione di diritto pontificio “Aiuto alla Chiesa che soffre” (Acs), presentata, giovedì 24 ottobre, a Roma, nella basilica di san Bartolomeo all'Isola, il santuario dei nuovi martiri del XX e XXI secolo. Dalla ricerca emerge che "sono quasi 300 milioni i cristiani che vivono in terre di persecuzione"

Libano. Padre Karam (Caritas): “basta promesse, è tempo di fatti concreti”. Rischio infiltrazioni nelle proteste

“Il popolo ha ragione a manifestare per esprimere il proprio dissenso sulle scelte politiche che negano anche i diritti minimi. Basta con le promesse, è tempo di fatti concreti”. Padre Paul Karam, presidente di Caritas Libano, interviene sulle proteste popolari contro il carovita e la corruzione in corso nel Paese. E avverte: "il rischio di caos e di vuoto politico potrebbe favorire infiltrazioni di chi non ha a cuore il bene del Libano". L'appello al Governo, al popolo e alla comunità internazionale dei patriarchi e vescovi libanesi, cattolici, ortodossi e di altre denominazioni cristiane

Terremoto Centro Italia: decreto ricostruzione. Mons. Pompili (Rieti): “Misure positive, meglio tardi che mai”

Approvate ieri sera dal Governo una serie di misure volte a risollevare le regioni del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo) colpite dal sisma del 2016. Tra queste, la proroga per tutto l’anno prossimo, sino a fine 2020, dello stato d’emergenza e l’approvazione di ulteriori interventi urgenti per l’accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti. Il commento del vescovo di Rieti

Siria: Nissan (Caritas Iraq), “rischio esodo siriano in Iraq concreto. Urgente lo stop all’offensiva turca”

L'offensiva turca in Siria vista dall'Iraq. I centri di Caritas Iraq al confine siriano sono allertati in vista di un possibile esodo di rifugiati in fuga dalla guerra. "Almeno 130mila” secondo il governo del Kurdistan iracheno, ma potrebbero salire a 250mila "se venissero aperte le frontiere, ora chiuse". L'Iraq si troverebbe a gestire una emergenza superiore a quella che vide, nell'estate del 2014, 125mila cristiani iracheni della Piana di Ninive, in fuga dall'Isis, arrivare a Erbil in una sola giornata

Siria: Orkan (ufficio informazione Kurdistan in Italia), “stiamo assistendo a un massacro”

"Stiamo assistendo a un massacro": dalla Camera dei deputati, dove oggi è stato presentato il Rapporto della ong Upp, “Civili sotto attacco. Violazioni del diritto umanitario internazionale durante operazioni militari turche e di altri gruppi armati nella Siria del Nord Est”, giungono le parole di Yilmatz Orkan, rappresentante dell’ufficio informazione del Kurdistan in Italia. "Fermiamo i bombardamenti in questa zona dove vivono quasi 5 milioni di persone. Pronti a dare il nostro contributo all'interno del Comitato costituzionale in Siria se verremo invitati"

Siria: Astana alla prova del disimpegno Usa. Bressan (Lumsa), “in ballo c’è l’integrità territoriale”

Il 9 ottobre prendeva inizio l’offensiva turca in territorio siriano denominata “Fonte di pace”. Movimenti di truppe e di mezzi al confine, attacchi aerei e di terra, morti e feriti, molti civili, centinaia di migliaia di sfollati in fuga sono il quadro che accompagna questo nuovo fronte di guerra che non poche reazioni sta provocando a livello internazionale. Dopo una settimana che cosa è cambiato negli equilibri delle potenze internazionali e regionali coinvolte? Il Fronte di Astana (Turchia, Russia e Iran), messo alla prova dal disimpegno Usa, potrà ancora essere efficace per garantire l’integrità territoriale della Siria? Ne abbiamo parlato con Matteo Bressan, analista e docente, direttore dell’Osservatorio per la stabilità e sicurezza del Mediterraneo allargato (OssMed) della Lumsa