Laurea in filosofia, in quasi quarant’anni di carriera giornalistica mi sono occupata di cronaca sociale, economica e politica, approfondendo in particolare i temi immigrazione, volontariato e ambiente. Amo l’arte in tutte le sue espressioni e cerco il bello dentro e fuori di noi.
«Se le persone sono messe in condizione di essere trattate da persone, poi gli viene la voglia di rimettersi in gioco». Nascono così i nuovi redattori della rivista "Ristretti Orizzonti" che quest'anno compie vent'anni. Nel 1997 fu l’incontro tra un gruppo di volontari e di persone detenute della Casa di reclusione a far germogliare un’idea che è diventata strumento e che oggi si propone con una redazione che gestisce molte attività: una rivista bimestrale, un sito internet, una agenzia nazionale di informazione, un Centro di documentazione, numerosi libri di testimonianze, progetti di formazione e sensibilizzazione.
Dopo l'ennesima strage in una scuola, alla Stoneman Douglas high school in Florida, terminata col bilancio tragico di 17 persone morte e decine di feriti, qualcosa pare cambiare. Monta la protesta dei giovani che con lo slogan "Never again", mai più, stanno preparando una grande marcia su Washington per il 24 marzo.
La libertà di stampa non gode di buona salute. Nel 2017 nel mondo almeno 262 giornalisti sono finiti in carcere per motivi legati allo svolgimento del proprio lavoro e in Italia sei vivono sotto scorta.
Serve una riforma fiscale che tenga conto dei tempi delle famiglie. Nel 2012 il governo Monti ha approvato il Piano nazionale per la famiglia che però è rimasto al metà del guado.
Il Jobs act viene visto come la "bestia nera" che crea precariato, ma per il partito di governo resta un punto fermo delle politiche del lavoro che va solo aggiustato.
Disoccupazione giovanile, jobs act, lavoro precario: sono i temi "forti" della campagna elettorale che i partiti in campo trattano in maniera molto differente. Sergio Rosato, presidente del comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio sul mercato del lavoro della Regione Veneto, ci spiega che: «E' necessario intervenire su tre aspetti fondamentali: il lavoro grigio, la disoccupazione giovanile, il rilancio dell'occupazione».
Dopo l'iniziativa referendaria di Veneto e Lombardia - anticipata dall'Emilia Romagna - la voglia di autonomia si sta facendo largo anche in Liguria e Piemonte. Ma le regioni del Sud non stanno a guardare: anche se non c'è ancora nulla di concreto Puglia e Campania appaiono pronte ad agire.
Lotta alla povertà, occupazione per i giovani, pensioni, rimodulazione della pressione fiscale. L'avvio della campagna elettorale vede sul piatto promesse per 130 miliardi di euro. Cui se ne aggiungono altri 140 se verrà abolita la legge Fornero. Dove si trovano le risorse? Il Presidente Mattarella ha chiesto realismo ai politici, ma le premesse appaiono diverse.
Vince il No e tutto resta uguale: Senato, Titolo V, Cnel. Solo l'Italicum deve cambiare, possibilmente in fretta, perché non prevede l'elezione del Senato. Ecco lo scenario che ci restituisce la bocciatura della riforma.Nel numero in edicola e in parrocchia nei prossimi giorni tre pagine dedicate al voto del 4 dicembre con analisi, scenari e la voce dei protagonisti.