Giornalista padovana, laurea in comunicazione, lavoro nell’ambito della sanità. Mi piace ascoltare storie e provare a raccontarle. Mi interesso in particolare di temi spirituali, culturali, sociali, politici e scientifici. Ho esperienza di ufficio stampa e scrittura web/social.
Il 7 maggio scorso è scomparso Jean Vanier, teologo e filosofo canadese che ha dedicato la vita alle persone con disabilità mentali. Ha fondato insieme ad altri amici le comunità residenziali L’Arca e i gruppi di incontro Fede e Luce, realtà diffuse in tutto il mondo. Nella diocesi di Padova, a Conselve esiste una comunità di Fede e Luce che riunisce mensilmente persone con disabilità, genitori e amici, una quarantina in tutto. Un frutto concreto e vivo del progetto sognato da Jean Vanier quasi cinquant'anni fa, che spalanca le porte alle persone emarginate trasformando profondamente coloro che le accolgono.
Don Teresio Baù guida due delle quattro parrocchie del comune di Romano d'Ezzelino: SS. Redentore di Fellette e Sacro Cuore. Seguendo le indicazioni della bozza di lavoro diocesana I gruppi di parrocchie, il sacerdote sta lavorando per il dialogo tra le due realtà e perché nascano collaborazioni in ambiti quali scuola, catechismo, attività estive, di carità e iniziative culturali. Un percorso che procede lento ma che può divenire proficuo se, prendendo le distanze dalle frammentazioni territoriali, si guarda al bene comune.
Il 1919 è stato l’anno del rientro dal “profugato” della gente di Roana e l’inizio della ricostruzione dei paesi dell’Altopiano distrutti dalla guerra. Il parroco di allora, don Giovanni Cavalli, rientrato in parrocchia il 1° giugno 1919 si prodigò per la ricostruzione di Roana, della sua chiesa e della Casa di Riposo. Nel centenario di questi fatti, la parrocchia sta restaurando l’esterno della chiesa e prepara per il mese di ottobre alcuni momenti celebrativi.
“E…state con NOI”: è il titolo della serie di eventi organizzati a Borgoricco dal circolo Noi e dal Centro parrocchiale. Competizioni sportive, giochi, concerti, spettacoli per grandi e piccoli ma anche momenti di aggregazione e riflessione. E, da questa edizione, la manifestazione è plastic free.
È tempo di sagra, dal 20 al 26 giugno, nella parrocchia di Santa Maria Assunta, a Rubano. Il parroco, don Danilo Maria Miotto, a distanza di poco tempo dalle celebrazioni del centenario della fine della prima guerra mondiale, dedica la festa ai giovani soldati morti sul territorio dell’Altopiano. Per non dimenticare che i giorni di serenità oggi, sono possibili anche grazie ai sacrifici umani di ieri. E perché la sagra paesana sia un’opportunità per crescere nella concordia e nella pace.
Simposio, è il titolo del ciclo di incontri organizzati per il secondo anno ad Albignasego, parrocchia di San Tommaso. Sei serate rivolte a un numero ridotto di partecipanti, caratterizzate da una cena insieme a un esperto della diocesi. Un clima informale che favorisce la partecipazione aperta e diretta, per trattare temi importanti che coinvolgono la fede. I prossimi appuntamenti sono per il 28 maggio e 5 giugno.
L’unità pastorale di Zugliano sta accompagnando unita don Giovanni Casalin all'appuntamento del 2 giugno in cattedrale, quando verrà ordinato presbitero. La comunità ha organizzato per il mese di maggio e inizio giugno momenti di incontro, riflessione e preghiera sul tema della vocazione, vocazione propria per ogni cristiano e non solo per chi diventa sacerdote. Giovanni Casalin: «Sono incredulo e onorato di tanta vicinanza della mia comunità».
Il 9 maggio si celebra la Giornata dell'Europa, data che ricorda la Dichiarazione Schuman del 1950, considerata l'atto di nascita di ciò che oggi chiamiamo Unione Europea. Nella sagra di Sarmeola, una serata speciale ricorda questa data con i giovani della comunità protagonisti di interventi di approfondimento e racconti delle esperienze Erasmus. Altre iniziative culturali e solidali, accompagnano i dieci giorni di festa dal 9 al 19 maggio, con un unico focus sul tema: “Seminatori di comunità nella diversità”.
Viene presentato sabato 13 aprile il nuovo libro curato da don Giulio Osto che custodisce i testi delle omelie e dei discorsi di don Ivo Sinico rivolti agli studenti universitari: un’eredità preziosa che il fondatore e storico assistente spirituale ha lasciato al Gregorianum.