Una riflessione, quella del Papa, che domanda un rinnovato impegno dei cattolici nel sociale e nel politico, dunque, perché Dio “si nasconde negli angoli scuri della nostra vita e della nostra città”
Dio ti prende per mano e ti rialza, “si lascia toccare dal tuo dolore e ti tocca per guarirti e ridonarti la vita. Non discrimina nessuno perché ama tutti”
“Il Signore mette in noi i semi della sua Parola e della sua grazia, semi buoni e abbondanti, e poi, senza mai smettere di accompagnarci, aspetta con pazienza”
Siamo chiamati a diventare “eucaristici” per Papa Francesco, chiamati, cioè, a diventare “persone che non vivono più per sé stesse, nella logica del possesso e del consumo, ma che sanno fare della propria vita un dono per gli altri”
Il Papa spiega che il Figlio perdona sempre “anche il più brutto dei peccatori […] Gesù perdona tutto e perdona sempre e noi dobbiamo avere l’umiltà di chiedere perdono”
Il nostro camminare alla sequela di Gesù, dice Papa Francesco, significa “compiere le opere dell’amore: donare vita, portare speranza, tenersi lontano da ogni cattiveria e meschinità, rispondere al male col bene, farsi vicini a chi soffre”