Riprende quest’anno in pienezza la tradizionale Benedizione dei Bambinelli, appuntamento che accompagna da molti decenni il cammino verso il Natale di bambini e ragazzi di oratori e parrocchie di Roma.
“Questo non è solo tempo di raccogliere frutti: è tempo di seminare nuovamente. Ce lo impone la difficile stagione che stiamo vivendo. La pandemia e la guerra hanno reso il clima sociale più cupo e pessimistico. Questo vi chiama ad essere seminatori di speranza”.
“L’immagine della porta è sempre molto suggestiva. Attraversandola si entra in un ambiente, conosciuto o ignoto, oppure si esce da un posto per recarsi altrove. Come non pensare alle parole di Papa Francesco al Dicastero per la comunicazione? ‘Non c’è comunicazione – ha detto – in una sola direzione: va e torna, va e torna. E in questo anche si cresce’.
“La salute è un bene primario, come il pane, come l’acqua, come la casa, come il lavoro. Voi vi impegnate perché non manchi il pane quotidiano a tanti fratelli e sorelle che oggi, nel XXI secolo, non hanno accesso a un’assistenza sanitaria normale, di base. È vergognoso che l’umanità non è capace di risolvere questo ma è capace di portare avanti l’industria delle armi. Oggi, si spendono miliardi per le armi, o si bruciano altre enormi risorse nell’industria dell’effimero e dell’evasione”.
Papa Francesco è arrivato in Piemonte. Per un giorno riserva tutto lo spazio agli affetti di famiglia, in particolare con la visita alla cugina Carla Rabezzana, da pochi giorni novantenne, residente a Portacomaro, e poi – dopo aver fatto tappa nella casa di riposo del luogo – alla cugina Delia Gai, che vive con altri parenti nella località di Tigliole.
Il responsabile diocesano al Sir: "Avviato un percorso per condividere buone prassi. Questo impegno assume il carattere pieno e significativo della sinodalità"
“Mentre la maggior parte della popolazione mondiale si trova unita dalle stesse difficoltà, afflitta da gravi crisi alimentari, ecologiche e pandemiche, nonché da un’ingiustizia planetaria sempre più scandalosa, pochi potenti si concentrano in una lotta risoluta per interessi di parte, riesumando linguaggi obsoleti, ridisegnando zone d’influenza e blocchi contrapposti. Sembra così di assistere a uno scenario drammaticamente infantile”.
Nel secondo giorno del viaggio del Pontefice nel Paese arabo, l'intervento al Forum per il dialogo, il discorso ai membri del Muslims Council of Elders e, infine, l'incontro ecumenico e la preghiera per la pace. Tema su cui Francesco si è più volte soffermato: "Seri negoziati" per lo stop alla guerra in Ucraina
“Questo è molto importante: imparare attraverso l’esperienza che nella Chiesa siamo tutti fratelli per il Battesimo; che tutti siamo protagonisti e responsabili; che abbiamo doni diversi e tutti per il bene della comunità; che la vita è vocazione, seguire Gesù; che la fede è un dono da donare, da testimoniare”.