Come il salmista, anche le famiglie possono dirsi in un pellegrinaggio, nell’esilio di una terra straniera, che metaforicamente va da un capo all’altro del mondo conosciuto.
Le meraviglie che contempliamo, la gioia che sperimentiamo si concretizzano nel vivere secondo gli insegnamenti che il Padre ci ha donato attraverso la vita del Figlio.
Il salmo è come se inneggiasse alla relazione fra due sposi che non smettono mai di donarsi e di accogliersi e chiamano con nomi sempre nuovi il dono di volta in volta ricevuto.
Totalmente nelle mani del Signore, il credente del salmo, beneficia del riposo in Lui, quello stato di Grazia che sgorga appunto dalla preghiera nella sua purezza.
Il cuore dell’uomo beato, proprio come Giuseppe, è un cuore semplice e unificato che guardando il Padre in suo figlio bambino e poi ragazzo e giovane vede e sente l’amore del Dio.