Il Dio di Gesù Cristo che ci ha portato la novità stravolgente di saper porgere l’altra guancia rispetto al male ricevuto, non può essere nel contempo un “vendicatore”.
Vivere questa ammissione di colpa reciproca, invocando lo Spirito per superare le resistenze reciproche nel nucleo famigliare potrebbe essere un appuntamento da viversi con frequenza.
Sembrerebbe un canto per una vittoria già ottenuta e l’interpretazione storica farebbe pensare a quella avvenuta contro Sennacherib, nel 701 a. C. Il re di Assiria era sotto le mura di Gerusalemme e stava espugnandola, ma dovette tornare a Ninive perché moltissimi suoi soldati furono trovati misteriosamente cadaveri. Si realizzava così una profezia che aveva assicurato la salvezza del popolo se avesse confidato solo in Dio
Ciò che è fondamentale è non perdere la direzione del nostro desiderio, la volontà già su questa terra, quando ancora siamo distanti, di ricongiungersi con Lui nel Regno.
Ancora una volta il Dio della Bibbia ama essere descritto come un papà che insegna al figlio a fare i primi passi e gli lascia la mano solo quando lo sente sicuro…