Si tratta di un testo che ha al centro la fiducia in Dio, il nostro abbandonarci alla sua volontà e alla sua giustizia, ricordandoci che la sua giustizia non è quella degli uomini.
L’ebreo osservante come il cristiano coltiva questo rapporto con la Scrittura, con la Parola che salva e che nella nuova alleanza si è fatto persona in Cristo, morto e risorto.
Quanti di noi, magari dopo una notte particolarmente turbata da incubi, o dopo un sonno disturbato da pensieri e preoccupazioni, al momento del risveglio sono attanagliati dall’angoscia?