C’è tanto lavoro da fare se le assemblee condominiali sono solo rendiconti di spese o se facciamo ancora fatica a salire in ascensore con il vicino di pianerottolo.
Apriamo degli spazi di esperienza e di dialogo fra le generazioni e lasciamoci educare dalla sensibilità dei più piccoli quando sono a contatto con la natura deturpata dall’uomo.
Ci sono degli spazi di libertà che ancora noi cittadini possiamo utilizzare per dare dei segni tangibili che la condivisione secondo le necessità ha un primato assoluto.
Per il cristiano il prossimo è alla porta accanto, come dall’altra parte del mondo e sta a lui tenere allenato il cuore per vivere questa comunione universale.