Due città accomunate dal sigillo Unesco, un patto per esserci anche quando il conflitto sarà terminato. Un segnale che si inserisce in una serie di gesti e progetti di un Veneto ancora in prima fila nell’emergenza
Xiang dim sum è il ristorante aperto, nel quartiere Arcella di Padova, da Giada, nata in Italia 35 anni fa da genitori cinesi. Ha lasciato la città per studio, ma la passione per la cucina l’ha spinta a credere in questa avventura. Con una filosofia differente da mamma e papà
«Molti giovani faticano a concretizzare il loro sogno familiare. E allora si abbassa l’asticella del desiderio e ci si accontenta di surrogati mediocri, come gli affari, la macchina, i viaggi, la custodia gelosa del tempo libero… La bellezza di una famiglia ricca di figli rischia di diventare un’utopia, un sogno difficile da realizzare».
Ius scholae. Il 29 giugno è fissata alla Camera la discussione sulla proposta di legge in materia di cittadinanza per chi è nato in Italia da genitori stranieri. Per Ada Ugo Abara la cittadinanza dev’essere un diritto e non una concessione. La legge attuale risale al 1992 e in 30 anni la società italiana è profondamente cambiata. L’istruzione può essere il punto di conciliazione tra le forze politiche
Un passo avanti e due indietro quelli registrati sulla messa al bando delle auto a combustione dal 2035: se l’Europa ha espresso parere favorevole pur ammettendo una deroga per le supercar come quelle che orgogliosamente si producono in Italia, crescono i dubbi se l’obiettivo non sia troppo ambizioso e, soprattutto, ravvicinato nel tempo.
Dopo l'incendio che ha distrutto il tempio Shree Salasar Mandir nella notte tra il 4 e il 5 novembre 2021, la comunità non si è smarrita e ha trovato fondi ed energie per inaugurare un nuovo luogo di culto. Sempre all'Arcella, nella stessa area ex Funghi. Un senso di spiritualità che ha accomunato fedeli dell'India, Sri Lanka e Bangladesh.
Referendum giustizia. Cinque quesiti, un’unica occasione, per i promotori, di alleggerire la macchina giudiziaria. Dividendo carriere e non abusando delle misure cautelari