Cinque anni fa, il 9 marzo 2020, l’Italia si chiudeva in un lungo lockdown per fronteggiare il Covid-19. A oggi le vittime sono 199 mila, 17 mila in Veneto, che ricorda la prima vittima, Adriano Trevisan. Quale responsabilità morale ci portiamo dietro?
Marzo 1998. Ai Ministri dell’industria, del commercio e dell’artigianato e delle finanze, il parlamentare Mauro Paissan presentò un’interrogazione alquanto bizzarra, ma sintomatica di un’isteria che stava travolgendo bambini e genitori: «Diteci che fine hanno fatto le figurine dei calciatori Poggi e Volpi».
C’è un impulso ancestrale, inevitabilmente riconducibile alla sopravvivenza – nella caccia sia come preda, sia come predatore – se ancora oggi l’essere umano ha un adrenalinico rapporto con la velocità. Istintivo, famelico, fino a diventare ossessivo.
Circa 22 mila studenti con disabilità in Veneto: numeri in aumento e cresce il bisogno di adeguato sostegno. Ma il personale è insufficiente, nonostante gli sforzi dei dirigenti
Venerdì 24 gennaio, è stato inaugurato un nuovo reparto con 50 posti letto (che possono salire a cento) utile anche per allentare la pressione del sistema penitenziario non solo locale. Dignità delle persone detenute Bagno privato, fornelli a induzione, pulsante per le chiamate d’emergenza sono alcuni accorgimenti introdotti. È stata inaugurata anche la nuova infermeria che permetterà la presa in carico diretta
Inammissibile, secondo la Corte costituzionale, il quesito del referendum per abolire la Legge Calderoli. «Oggetto e finalità poco chiari» secondo la sentenza. Per Luca Zaia questo è «un auspicio per lavorare con serenità su un dialogo costruttivo». Il nodo rimangono i Lep