Gli incontri, spesso casuali, generano relazioni e percorsi nuovi di vita. La maestra Gabriella Balbo della scuola d'infanzia Quadrifoglio quest'anno ha proposto ai suoi alunni di realizzare piastrelle di ceramica per abbellire il quartiere e per diffondere uno spirito di condivisione nei bambini che si sono sporcati le mani per realizzarle. Ma per cuocere le formine è subentrato il prezioso aiuto di un architetto: ecco l'incontro, la scintilla. E tutti assieme hanno vinto il primo premio del concorso "Io cittadino glocale" indetto dal Comune di Padova
Tra vecchi mobili, sedie, batterie e apparecchi elettrici, i cittadini da inizio anno hanno conferito 19 tonnellate di materiale, 2,6 nella sola giornata di sabato 29 giugno nel centro di raccolta temporaneo allestito da AcegasApsAmga in piazzale Azzurri d’Italia. Collegata all'iniziativa anche l'Operazione più alberi che si impegna nel piantare nuovi arbusti. Attivo anche il desk del Sabato del Riuso, gestito da Rete riuso Padova, per la raccolta di oggetti riutilizzabili per sostenere progetti di solidarietà. Il prossimo appuntamento è sabato 27 luglio.
Continua il nostro viaggio alla scoperta delle opere realizzate nel quartiere Arcella durante la Biennale di street art. In questa tappa ci fermiamo ancora una volta all'interno degli spazi dei Rogazionisti dove Made514 ha lavorato su due muri
Come un’avvincente saga composta da più parti e atti, questa storia si lega con la rocambolesca avventura della campana di ghisa (raccontata sulla Difesa del Popolo nel mese di novembre) partita da Torreglia, passata dalla città del Santo e arrivata nel campo profughi di Erbil, in Iraq, dove padre Yako e gli altri sfollati hanno vissuto in attesa di ricostruire una nuova esistenza spazzata via dallo Stato islamico. Oggi sono tornati a vivere a Qaraqosh, hanno una chiesa tutta loro e dietro l'altare splendono cinque formelle di terracotta che rievocano la Trasfigurazione di Gesù. Un dono di una scultrice padovana e un nuovo avvincente viaggio
Si inizia martedì 25 giugno con l'apertura gratuita al pubblico in piazzale Azzurri d’Italia dove arriverà il truck di Girovagarte con un’emozionante serata di teatro di strada con ospiti internazionali, magici trampolieri e le coinvolgenti sonorità della Funkfara, in un'atmosfera gioiosa di festa per tutte le età. A seguire grandi appuntamenti tra spettacoli teatrali, concerti, teatro ragazzi, danza contemporanea, nella suggestiva cornice del parco Milcovich e poi, fino a settembre, in giro per Padova. Per info su tutti gli eventi e biglietti: telefono 3911616852 | e-mail girovagarte2019@gmail.com | biglietti www.girovagarte.eventbrite.it | pagina facebook www.facebook.com/GirovagartePadova
Dalle porte e finestre murate di abitazioni diroccate ed edifici abbandonati, Joys ne ha fatta di strada. Ha fatto un giro lungo, soprattutto all'estero, prima di ritornare a Padova e all'Arcella per mostrare a tutto il quartiere la sua tecnica artistica. Il lavoro, realizzato su una parete che si affaccia su via Piacentino, è anche visibile direttamente da via Tiziano Aspetti
Nel giorno dell'inaugurazione della loro nuova sede nel quartiere Arcella, ad angolo tra via Annibale da Bassano e via Bernina, la cooperativa Orizzonti ha organizzato una giornata di festa. Profonda e preziosa è stata la mattinata in compagnia dell'afgano Gholam, del siriano Ghaith e del guineano Kalil, che hanno raccontato la loro vita, i loro viaggi, i motivi che li hanno spinti a lasciare le loro terre e l'accoglienza che hanno trovato qui in Italia
In giro per l'Arcella, soprattutto in zona via Tunisi, è possibile ancora vedere qualche suo vecchio murale. Ora Peeta, riconosciuto e apprezzato tra i massimi street artist mondiali, è tornato nel quartiere per realizzare un'opera sulla facciata di un palazzo in via Buonarroti. Il lavoro, che rientra nella Biennale street art, rispecchia ’interazione geometrica delle forme che crea con l’ambiente circostante: chiaroscuri e volumi, sfumature e ombre sono continui inganni tridimensionali agli occhi dello spettatore
Su via Guido Reni, gli artisti del duo ChiTon hanno realizzato uno struzzo che tira fuori la testa dalla sabbia stringendo nel becco una lattina. Il messaggio, provocatorio e da monito, vuole spronare i cittadini a riflettere sul tema rifiuti, contro gli eccessi e gli sprechi. L'opera, realizzata lavorando su tronchi di alberi che hanno terminato il ciclo vita, rientra nel progetto UrbArt che vuole portare sculture radicate nei quartieri per creare un'esposizione permanente di arte e natura nel territorio urbano.