Sesta tappa degli itinerari tra “pietre e fede”. Dopo aver esplorato il territorio a sud di Padova, siamo entrati a Padova città e poi abbiamo toccato l’Alta Padovana, fra Cittadella e Campese. Ora tocca alla zona ai piedi dell’Altopiano
Quinta tappa degli itinerari tra “pietre e fede”. Abbiamo fatto il nostro ingresso a Padova città per scoprire il reticolo capillare di luoghi di fede che ancora oggi vive, seppur sotto mentite spoglie. Ora tocca alla zona dell’Alta Padovana, fra Cittadella e Campese.
Quarta tappa degli itinerari tra “pietre e fede”. Dopo aver esplorato i Colli Euganei e il territorio a sud di Padova, è ora di fare il nostro ingresso a Padova città per scoprire il reticolo capillare di luoghi di fede che ancora oggi vive, seppur sotto mentite spoglie.
Terza tappa degli itinerari tra “pietre e fede”. Dopo aver esplorato i Colli Euganei – nei numeri del 16 giugno e 21 luglio – è il momento del territorio a sud di Padova.
Dopo le “vette” di un mese fa, scendiamo ai piedi degli Euganei, luogo prediletto dai monaci nel Medioevo che mantiene questa sua vocazione anche nel terzo millennio.
In questo primo itinerario tra pietre e fede, ci spingiamo sulle cime dei Colli Euganei dove nacquero – e in alcuni casi tutt’ora esistono – luoghi di spiritualità unici nel loro genere.
Gianni Saonara, ex parlamentare, che per Tonioloricerche cura con scrupolo e metodo l’analisi dei dati elettorali, non ha dubbi: c’è qualcosa che non funziona anche nel sistema di rappresentanza del voto nei comuni.Basta un elemento su tutti: in 80 comuni sugli 82 regionali coinvolti nella tornata elettorale, la partecipazione al voto è stata ancora in flessione; in 3 addirittura inferiore al 50 per cento degli elettori. E i ballottaggi sembrano non funzionare più...
Veneto, una regione «a forte infiltrazione camorristica», che nel 2015 ha visto raddoppiare il numero di beni confiscati alle organizzazioni criminali. I numeri e le mappe aggiornate sono contenute nello studio “Le mafie liquide in Veneto. Forme e metamorfosi della criminalità organizzata nell’economia regionale”, realizzato da Unioncamere e Libera-associazioni, nomi e numeri contro le mafie, nell’ambito dell’ormai pluriennale protocollo di intesa sottoscritto a Venezia nel 2012, che hanno scelto di renderlo pubblico il 23 maggio in occasione della ricorrenza della strage di Capaci.