Sono trascorsi trent’anni da quel 19 settembre 1991, quando una coppia di turisti tedeschi in vacanza in Alto Adige, fece una delle più grandi scoperte archeologiche di tutti i tempi.
In tanti, quest’estate, non si sono fatti scappare l’occasione di fare quattro passi all’aria aperta, in piena sicurezza, insieme a Donkey, Rangi, Olmo e Sergio.
In questi dodici anni, Francesca e Davide hanno portato il Cinéma du Désert non solo nell’Africa sub-sahariana, ma anche in Russia, Romania, Turchia, e Bulgaria.
L’arcidiocesi di Berlino a quanti si sono fermati all’”himmlische Eistruck” (il celestiale carretto dei gelati) ha offerto gratuitamente il “ParadEIS”, il gelato (che in tedesco si dice ‘Eis’) del paradiso.
Gregorio Vivaldelli, ospite dell’Accademia Cusanus di Bressanone, alla vigilia della festa dell’Assunta ha accompagnato i presenti in un viaggio virtuale alla ricerca delle tracce di Maria, presenti nelle tre Cantiche del sommo poeta di cui ricorrono quest’anno i 700 anni della morte
Valeria ha voluto coinvolgere altre quattro “fragili rocce” come lei, chi affetto da fibrosi cistica, chi trapiantato di reni o polmoni, provenienti da diverse zone d’Italia.
Mamma Barbara è campionessa nel fare buon viso a cattivo gioco e – come scrive lei stessa sulla sua pagina Facebook – tende con Irene a "sdrammatizzare qualsiasi situazione non proprio favorevole".