«Dal 2019 al 2022 sono drasticamente aumentati i giovani che si limitano alla sola frequentazione della scuola nella loro vita» e «nel mondo adolescenziale è significativamente diminuita l’abitudine a trascorrere il tempo libero faccia a faccia con gli amici: i “lupi solitari” sono addirittura triplicati in 3 anni, passando dal 15 al 39,4 per cento».
Se chiedessimo a ciascuno di voi lettori quali sono le principali caratteristiche di un giornalista riceveremmo in cambio, probabilmente, una ridda di termini poco lusinghieri (giusto per usare un eufemismo).
«Papà, ma l’inferno esiste davvero? Chi l’ha creato?». Sono le sette di un qualsiasi mattino feriale, quando queste domande (e altre della stessa risma) mi arrivano dai miei figli di 7 anni.
Sabato pomeriggio, pieno clima di festività di fine/inizio anno, nell’affollato corso di Asiago c’è di tutto: turisti a cavallo tra piste innevate, primi saldi e bombardini; residenti che attendono di tirare il fiato dopo settimane di sacrosanto (e faticoso) lavoro; bambini che corrono, addobbi che colorano, mercatini che invogliano.
Avete notato nulla di nuovo nella copertina di questa settimana? Era esattamente il 5 gennaio di 117 anni fa quando uscì il primo numero in assoluto de La Difesa del popolo.
La notizia “di Natale” è arrivata alle redazioni nella mattinata di martedì 17 dicembre, a poche ore dall’invio alla stampa di questo numero del nostro settimanale. Occorre ammettere che in termini di sanità è abitudine comune in questi anni indicare ritardi, disservizi, carenza di medici, privatizzazione di interi reparti ospedalieri…
La sentenza a carico di Filippo Turetta ha spaccato l’opinione pubblica. Gatta: «La nostra Costituzione riconosce il valore della persona anche se autrice di atti efferati»