Maddalena Maltese

Maddalena Maltese

L’America in preghiera per le 500 mila vittime della pandemia. Biden: “Una pietra miliare straziante e dolorosa”

Ieri sera, 22 febbraio, il presidente americano Joe Biden, dalla Cross Hall della sua residenza ha pronunciato l’elegia funebre per le 500.071 vittime del Coronavirus, più dei morti della prima e della seconda guerra mondiale e del conflitto in Vietnam messi insieme. “Una pietra miliare straziante e dolorosa”, l’ha definita il presidente, precisando che i morti sono descritti come persone ordinarie, ma “non c'è niente di ordinario in loro. Le persone che abbiamo perso sono state straordinarie. E tanti di loro hanno esalato l'ultimo respiro da soli”. Il lutto dell'America è in un momento di silenzio in tutto il Paese, bandiere a mezz'asta in tutti gli edifici federali e 500 candele sulle scalinate della Casa Bianca, accese all’imbrunire

Nel Texas messo in ginocchio da neve e gelo si moltiplicano i gesti di solidarietà

Nello Stato americano il freddo inusuale e inaspettato sta mietendo molte vittime e creando infiniti disagi alla popolazione, non abituata a temperature polari. L'acqua è divenuta preziosa, un pasto caldo e un giaciglio al sicuro sono beni di prima necessità. In prima linea per aiutare i cittadini e i senzatetto ci sono le parrocchie, che mettono in atto tutte le azioni di accoglienza possibili. Ma anche le singole persone si adoperano per chi è meno fortunato, in una catena di solidarietà

Una marcia per la vita segnata dall’amarezza: le scelte di Biden scuotono i cattolici

Il Covid-19 e l’assalto al Congresso americano hanno cambiato i programmi degli organizzatori, ma non lo spirito della 48° marcia per la vita che oggi alle 12, ora locale a Washington, si aprirà online dal Mall che appena una settimana fa aveva visto il presidente Joe Biden e la vicepresidente Kamal Harris rendere omaggio alle vittime della pandemia. La vigilia della manifestazione di quest’anno è segnata dall’amarezza per un memorandum che il presidente Biden, cattolico, ha siglato ripristinando fondi per quelle organizzazioni, operanti all’estero che si occupano della salute delle donne, inclusa quella riproduttiva, un aggettivo che non esclude le pratiche abortive

La storia di Evi Blaikie sopravvissuta all’Olocausto: “Abbiamo perso l’innocenza ed eravamo bambini”

“Dobbiamo ricordare perché potrebbe accadere ancora. Quello che è accaduto può succedere di nuovo, se ci distraiamo, se non siamo consapevoli della vita attorno a noi, se non siamo attenti alla politica, se non lottiamo per tutti e non solo per me stessa”, mi risponde decisa. Oso chiederle anche della sua fede, dopo un’esperienza così tragica. “Sono profondamente ebrea ma diciamo che io e Dio abbiamo un po' di questioni in sospeso”. Evi lo dice senza perdere il suo sorriso

Usa: oggi Joe Biden giura da 46° presidente per un’America plurale

Biden giurerà non davanti alle folle, ma a pochi invitati tenuti a distanza non solo dal Coronavirus ma anche dalla paura di attentati che ha militarizzato Washington. Biden giurerà per restituire l’anima ad una nazione, che come ricordava Toqueville “è grande perché è buona”, ma che “se smettesse di essere buona cesserebbe di essere anche grande”; e il suo 46° presidente ne è consapevole

Con un voto netto la Camera Usa dimostra che “nessuno è al di sopra della legge”. Nemmeno il presidente

È trascorsa una settimana da quando i supporter del presidente uscente, Donald Trump, hanno preso d’assalto il Campidoglio, saccheggiato gli uffici e colpito con un estintore un poliziotto, morto poco dopo nell’esercizio del suo dovere: difendere la casa del popolo. Quello stesso giorno è morta anche una donna californiana, uccisa dagli agenti che cercavano di proteggere l’aula dove si svolgeva la seduta congiunta e intanto altre 3 persone sono morte per problemi di salute aggravati dall’assalto. Dopo quell’aggressione al simbolo sacro della politica americana, con un voto di 232-197 a favore dell'impeachment, "la Camera ha dimostrato che nessuno è al di sopra della legge, nemmeno il presidente degli Stati Uniti". La partenza del presidente Trump da Washington, Dc, non guarirà il Paese da violenza e divisioni e non basterà un capro espiatorio a risolvere, perché il problema si ripresenterà.