Contro il Coronavirus il presidente Trump ha evocato in queste settimane lo spettro di una guerra contro un nemico invisibile e, mentre il linguaggio diventa familiare con prima linea, armi per combattere il virus, medici in trincea, sistemi di protezione, le parole sui diritti alla salute e ad essere curati diventano fioche, soprattutto quando i titolari sono anziani, persone con disabilità o appartengono alle minoranze. A delineare il problema è Charlie Camosy, docente di bioetica che parla apertamente di "violazione dei diritti civili"
Con più di 15.074 morti a New York, oltre 42mila in tutti gli Usa e quasi 850mila contagiati, gli Stati Uniti continuano il lockdown contro il coronavirus. Nella contingenza che tocca migliaia di posti di lavoro perduti e che cerca di spingere alla riapertura anticipata, si inserisce anche la questione della partecipazione alla celebrazione dei culti. Nonostante tutte le difficoltà però, i sacerdoti cattolici non mancano di creatività per raggiungere i fedeli: dalla benedizione in bicicletta alle confessioni nei parcheggi
L'accorato appello del vescovo di El Paso, mons. Mark J. Seitz, agli agenti per l’immigrazione che sorvegliano l’ingresso dal Messico: rilasciare i migranti non violenti dalle strutture di detenzione per evitare che l'epidemia possa provocare molte morti. Ma che la situazione dei migranti sia al collasso è noto solo a quei sacerdoti, alle religiose e agli attivisti che su quel confine vedono consumarsi quotidiane ingiustizie. I migranti detenuti non sono criminali, ma persone che hanno attraversato il confine spinte da serie necessità economiche e da notevoli pericoli per la vita.
Le decine di persone sdraiate sull’asfalto del parcheggio di Las Vegas fino a due giorni fa erano ospiti della struttura della Caritas cittadina. Poi uno di loro è risultato positivo al Coronavirus e per evitare il diffondersi del contagio la struttura è stata chiusa. Mentre le centinaia di hotel della città sono vuoti e chiusi, 177 senzatetto dormono su un posto macchina. Al loro fianco i volontari della Caritas e il vescovo, mons. George Leo Thomas.
La crisi del Covid-19 ha significato dover chiudere attività dei centri di assistenza o riorganizzarne radicalmente la struttura. E i senzatetto sono destinati ad aumentare, poiché, facile e tragica previsione, presto la mancanza di lavoro aumenterà la povertà e le famiglie per strada. La Chiesa cattolica è al fianco di tutti, con fede e creatività. Anche nelle confessioni.
La reazione degli Usa a quella che l’Organizzazione mondiale della sanità ha definito una pandemia è stata lenta, senza una reale cabina di regia governativa. E si fanno i conti con i limiti di un sistema sanitario su base statale e non nazionale, dove la mancata standardizzazione delle procedure e non solo è diventato un serissimo problema
L'epidemia spaventa anche gli Stati Uniti. I leader religiosi, consapevoli dei casi diffusi in almeno 15 Stati, hanno iniziato a prendere misure che dovrebbero scoraggiare il contagio e hanno chiesto ai membri della comunità di cambiare alcune pratiche familiari, come, per esempio, smettere di tenere la mano della persona vicina durante la recita delle preghiere
A due giorni dalla dichiarazione di bancarotta, e dopo le centinaia le azioni legali presentate per abuso sui minori, stanno diventando migliaia i casi che, come un diluvio, stanno travolgendo i Boy scouts of America. La maggior parte risale agli anni '60, '70 e '80, perché in tempi più recenti le politiche di prevenzione, i controlli severi sui precedenti penali, la formazione certificata del personale e la presenza congiunta di più leader durante le attività hanno instaurato una prassi di sicurezza quasi assoluta