Nata a Roma nel 1960 da genitori istriani. Ha studiato a Padova, dove attualmente vive e lavora. Laureata in lettere, è professionista nel 1990. I suoi campi di interesse sono il mondo del lavoro, il terziario sociale, la cultura, le storie delle persone.
Dal 3 al 5 settembre torna a Padova, in diverse sedi, il Cicap festival: incontri e dibattiti per indagare i meccanismi della mente che generano incertezza
Qualche difficoltà c’è stata, legata soprattutto alle regole da rispettare perché tutto si svolgesse in sicurezza. Ma la voglia di ripartire ha vinto su tutto
La famiglia come modello di integrazione e di accoglienza. È l’idea semplice, ma ambiziosa, alla base del progetto europeo Embracin, di cui il Comune di Padova è capofila. L’iniziativa, che porterà sei famiglie padovane ad accogliere altrettanti rifugiati e ad ospitarli per un periodo da sei mesi a un anno, entra ora nella sua fase operativa grazie alla collaborazione con la cooperativa Orizzonti, che gestisce il servizio Asilo e integrazione dell’amministrazione, e Refugees Welcome Italia, associazione che dal 2015 si dedica proprio all’accoglienza in famiglia.
«Ciò che patisce la semente lo patisce il seminatore»: questa frase di padre Ezechiele Ramin, comboniano di Padova ucciso nel 1985, all’età di 32 anni, suona così profetica da mettere i brividi. E sarà questa immagine a guidare il ricordo di padre Lele nell’anniversario della sua morte, il 24 luglio, nella sua parrocchia d’origine, San Giuseppe.
Rsa e assistenza domiciliare non vanno percepite come due risposte contrapposte alla cura dell’anziano, ma come due forme di assistenza complementari. E’ quanto emerso questa mattina dall’incontro “Perché non possiamo fare a meno delle Rsa”, organizzato da Serenity in collaborazione con Uneba.
Sei giornate, in altrettante frazioni del Comune dell’Altopiano, animano il festival della cultura cimbra. Escursioni sulla scia della storia e del luogo
Eletti nove consiglieri che avranno ora il compito di mettere in rete le esperienze delle diverse realtà parrocchiali per un arricchimento di idee, di esperienze e di progetti. Ai consiglieri spetta il compito, difficile ma appassionante, di aiutare le parrocchie a tornare a essere quei luoghi di aggregazione e formazione dei quali c’è estremo bisogno