Nata a Roma nel 1960 da genitori istriani. Ha studiato a Padova, dove attualmente vive e lavora. Laureata in lettere, è professionista nel 1990. I suoi campi di interesse sono il mondo del lavoro, il terziario sociale, la cultura, le storie delle persone.
Hanno preso il via lunedì scorso, a Tribano, i centri estivi per i bambini della scuola materna e per i ragazzi delle elementari e medie, con la collaborazione di una cooperativa. Per la parrocchia era importante essere presenti e dare un messaggio di speranza alle famiglie.
Le parrocchie non si arrendono alle difficoltà legate al Covid-19 e lanciano interessanti proposte estive per bambini e ragazzi. A Monselice si farà il grest, rileggendo l’Esodo alla luce della pandemia. A Este e a Battaglia Terme sono iniziati invece i centri estivi con aiuto compiti e laboratori espressivi. Anche a Mestrino voglia di ripartire.
La sfida era stata lanciata lo scorso febbraio: organizzare il più grande raduno di ultracentenari mai svolto prima, battendo il record detenuto da un Club australiano che ne ha raccolti 46. Il progetto, promosso dal Club Over 100, è soltanto rinviato al prossimo anno. Un messaggio di speranza è stato lanciato da un anziano ospite della residenza Oic di Oderzo. «Noi vecchi – dice – abbiamo fatto cose meravigliose».
Da lunedì prossimo, 1° giugno, i parenti potranno tornare a fare visita ai loro familiari ospiti delle case di riposo. Bisognerà vincere la voglia di riabbracciarli, dopo tanto tempo, ma le regole imposte per la riapertura alle visite sono molto rigide e vanno rispettate, soprattutto per la sicurezza delle persone anziane.
Il test era già stato effettuato ad aprile su circa 400 persone, sempre con esiti negativi. Secondo la Fondazione, questi risultati premiano l’impegno di tutti e i sacrifici anche degli anziani che per settimane non hanno ricevuto le visite dei loro cari. Ma la vicinanza agli ospiti della casa è arrivata da tutta la comunità atestina, con una lavatrice a ozono donata grazie alla campagna “Aiutiamo chi lavora per la nostra salute”, le mascherine donate dalla squadra di rugby e le orchidee e i gerani che avrebbero dovuto essere esposte a “Este in fiore”
Non potendo suonare durante la messa di Pasqua, il coro Lellianum, nato come coro di animazione liturgica in seno alla parrocchia di San Camillo, non ha voluto far mancare la sua voce alla comunità. E ha registrato il canto pasquale, sul quale è stato poi montato un video con i momenti più toccanti dell'attività del gruppo.
Invitano a un cauto ottimismo i dati diffusi dal governatore del Veneto Luca Zaia, con 40 dimessi, 29 nuovi casi di coronavirus, 392 mila tamponi effettuati e ancora 13 morti, dato comunque in calo rispetto agli ultimi giorni. Al termine del suo intervento, Zaia ha lasciato la parola all’assessore Lanzarin, che ha reso noto di aver avviato un ragionamento con i direttori delle case di riposo sulla possibilità di consentire le visite ai familiari.
Anche i familiari degli ospiti delle case di riposo attendono con ansia la loro Fase2. Consapevoli che il distanziamento sociale sia stato indispensabile per evitare che il contagio si diffondesse all’interno delle strutture, come è drammaticamente accaduto in alcuni casi, molti dei figli degli anziani ospiti delle case di riposo venete chiedono ora di poter far visita, pur con tutte le precauzioni necessarie, ai loro genitori.
Quando gli abbracci scarseggiano, ci dev’essere qualcosa di morbido da toccare, coccolare, accudire. Per i bambini appena nati è un bel modo per cominciare a scoprire il mondo, ma un pupazzo di pezza piace a tutte le età, al punto che per alcune persone anziane, specialmente le più fragili e smarrite, può essere una vera e propria compagnia, che rallegra la giornata e aiuta a comunicare. Simonetta Barbiero ne ha realizzati alcuni per gli ospiti della Fondazione Santa Tecla che da allora non se ne sono più sperati.