Nata a Roma nel 1960 da genitori istriani. Ha studiato a Padova, dove attualmente vive e lavora. Laureata in lettere, è professionista nel 1990. I suoi campi di interesse sono il mondo del lavoro, il terziario sociale, la cultura, le storie delle persone.
Alla fine ce l’ha fatta. La casa che sorella Maria Parolin (che tutti conoscono come suor Miriam), voleva per i suoi bambini, per le mamme e le famiglie in difficoltà, ora è realtà.
I genitori persi in giovane età, il rapporto difficile con il padre e l’affetto cercato in «persone sbagliate», l’apatia per un lavoro che non arriva. Ugo, prima di lasciarsi trascinare da una spirale negativa, ha trovato nelle Cucine economiche popolari un motivo per darsi forza
Il resto a voce è una proposta teatrale itinerante, otto appuntamenti nei quartieri cittadini dove rileggere in modo inedito testi classici e non. Prossima data il 19 novembre in corso Milano con dialoghi sul Don Giovanni di Mozart
Hanno ripreso il via in questi giorni, per il secondo anno consecutivo, due iniziative che le Cucine economiche popolari hanno ideato con l’intento di aprirsi alla città e di farsi conoscere.
Nel 2022 le Cucine Economiche Popolari hanno accolto 3.034 persone, circa il 18% in più rispetto al 2021, prevalentemente uomini, provenienti da 86 paesi diversi, che hanno usufruito dei suoi servizi grazie alla disponibilità di 159 volontari, prevalentemente donne. Sono alcune delle cifre emerse dal Bilancio sociale 2022 della Fondazione Nervo Pasini, che gestisce le Cucine economiche popolari.
Uno scenario unico, di una bellezza struggente. Chi conosce questo posto lo ama e in fondo non gli dispiace di far parte di una cerchia ancora piuttosto ristretta.
Volontariato d’impresa Il progetto ha coinvolto molte aziende. Previsti incontri su comunicazione e gestione del conflitto oltre che sul volontariato vero e proprio