“Mentre parlavamo al telefono ho avuto un’ispirazione, mi è venuta l’idea di creare un gruppo di preghiera per Papa Francesco e gliel’ho detto immediatamente. Mi ha risposto ‘brava, veramente ho bisogno, fallo questo gruppo di preghiera’”. A raccontare l’esperienza è Angela Rachel Bilégué che, assieme ai giovani del gruppo Talità Kum, ha organizzato la “Giornata di preghiera per Papa Francesco”, fissata per il 13 di ogni mese. Infatti il 13 dicembre è diventato sacerdote, il 13 marzo è stato eletto Papa ed inoltre è un numero che fa pensare alla Madonna di Fatima, apparsa il 13 maggio. “L’intenzione è quella di dedicare un’intera giornata al mese a Papa Francesco, coinvolgendo tutti in diversi modi: nel sacrificio, nel digiuno e nella preghiera”
Iniziato dentro le mura del Vaticano il campo estivo “Estate ragazzi”, nato dal desiderio del Governatorato e di Papa Francesco di far vivere ai figli dei dipendenti vaticani, un’esperienza di oratorio strutturata su un percorso educativo-pedagogico basato sul mondo dello sport come possibilità di parlare dell’importanza della vera felicità, come obiettivo e stile di vita.
L’emergenza sanitaria e le limitazioni resesi necessarie per contrastare il diffondersi della pandemia di coronavirus Covid-19, hanno complicato non poco l’attività degli oratori che, nel giro di poche settimane dal decreto del presidente del consiglio dei ministri del 17 maggio scorso, hanno dovuto interpretare come attuare le disposizioni regionali in materia e, di conseguenza, organizzare le attività estive
A cento anni dalla nascita di Karol Józef Wojtyła, divenuto il 264° Papa della Chiesa cattolica nel 1978 e proclamato santo nel 2014, il settimanale cattolico “La Voce” rende omaggio a Giovanni Paolo II con l’articolo inaugurale della rubrica “Il pane e la Grazia. Dialoghi, incontri, riflessioni”, curata dal card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei.
Alla vigilia della festa del Corpus Domini, abbiamo incontrato suor Doriana Giarratana, una delle suore che nella chiesa romana dedicata a Gesù Maestro, notte e giorno, si alterna con le sue consorelle nell'adorazione eucaristica perché, "la preghiera, oltre ad essere un momento personale di intimità e di vita relazionale con il Signore, è anche una missione"
Dopo i Musei Vaticani, anche le Ville Pontificie di Castel Gandolfo sono state riaperte dopo la chiusura durante l’emergenza sanitaria a causa della pandemia di coronavirus Covid-19.
Sono iniziate questa mattina dalla basilica Don Bosco di Roma le operazioni di sanificazione delle 337 chiese di Roma, che riapriranno il 18 maggio con la possibilità di celebrare messa in presenza dei fedeli, dopo essere restate chiuse durante l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di coronavirus Covid-19.
La “Fraterna domus” a Sacrofano, è una cittadella dell’accoglienza poco fuori dal raccordo anulare di Roma, che il Sir ha visitato per raccontare come la Caritas di Roma si sia dovuta reinventare per gestire l’ospitalità delle persone senza dimora, passato da un servizio di 15 ore al giorno ad uno di 24 ore, rispettando le regole per contrastare la pandemia di coronavirus Covid-19. In due palazzine con tanto verde intorno, da oltre un mese sono alloggiate 90 persone, tutti uomini, provenienti dall’ostello di via Marsala, da Ostia e da Ponte Casilino, sistemati in camere con a disposizione spazi ampi, refettorio e, soprattutto, la cucina, dove tutti dichiarano di essere felici di poter gustare le tagliatelle con i funghi e il pollo arrosto che le suore gli preparano