Maria Chiara Biagioni

Maria Chiara Biagioni

Don Manuel Barrios (Comece), “nel processo di ripresa, nessuno deve essere lasciato indietro”

Incontro a Lisbona dei rappresentanti delle Chiese europee con Augusto Santos Silva, ministro portoghese degli Affari esteri per “un dialogo sulle priorità della Presidenza portoghese del Consiglio dell’Unione europea”. Don Manuel Barrios Prieto, segretario generale della Comece: “Quello che noi diciamo sempre è che nessuno deve essere lasciato indietro, che bisogna puntare sulle nuove generazioni e accompagnare le transizioni in atto in Europa. Le ingiustizie si generano quando solo alcuni hanno accesso alle nuove opportunità e altri no. Quello che chiediamo è che nel processo di ripresa, non sia scartato nessuno, come direbbe il Papa”.

India. Mons. Machado (Bangalore): “La gente mi chiama disperata per un posto letto in ospedale”

Da Bangalore, la testimonianza al Sir dell’arcivescovo Peter Machado. Scene strazianti – racconta - sono state viste fuori dagli ospedali di Bangalore e in tutto il Paese. Il sistema sanitario non è in grado di far fronte al numero di pazienti malati che hanno bisogno di cure. Gli ospedali sono pieni e i pazienti sono fermi nelle caserme o fuori, in attesa di essere visti da un medico. Situazione critica anche nelle parrocchie dove non è più possibile seppellire i morti per mancanza di spazio nei cimiteri cristiani. Per aiutare il governo, la Chiesa ha trasformato le scuole in Centri di Cura Covid mentre sacerdoti e religiosi si offrono volontari per dare gli ultimi sacramenti ai malati e celebrare le liturgie funebri. Molti però hanno perso la vita

India: straordinaria Giornata di preghiera e digiuno per la fine della pandemia. Il virus miete vittime implacabilmente

Giornata di preghiera e digiuno oggi, 7 maggio, in India per la fine della pandemia. A lanciare l’iniziativa sono la Conferenza dei vescovi cattolici dell'India, il Consiglio nazionale delle Chiese in India e la Comunione Evangelica dell’India. Oggi a mezzogiorno, i cristiani del Paese si stringono per pregare per i malati e i defunti, gli operatori sanitari e i leader politici. Continua purtroppo a correre il contagio in India a causa della pandemia di Coronavirus. L'ultimo bollettino ufficiale parla di un nuovo record di 414.188 nuovi casi accertati nelle ultime 24 ore, con altri 3.915 decessi. Tra le vittime anche preti, suore e vescovi. Anche Papa Francesco ha assicurato solidarietà e vicinanza spirituale

Charles de Foucauld: mons. Desfarges (Algeria), “ci conferma nella nostra vocazione di essere una presenza fraterna di incontro con tutti”

“È un grande giorno per la Chiesa in Algeria. Aspettavamo questa notizia e speravamo”. Così mons. Paul Desfarges, arcivescovo di Algeri e presidente della Conferenza regionale del Nord Africa, commenta al Sir l’approvazione da parte del Concistoro ordinario pubblico presieduto oggi da Papa Francesco della canonizzazione del sacerdote francese Charles de Foucauld (1858-1916), insieme ad altri 6 nuovi santi.

Myanmar. A Mandalay suore e monaci buddisti in aiuto della popolazione. Il Paese è in preda a fame e paura

“La situazione è dura sotto ogni punto di vista. Le persone vivono sotto pressione e nella paura giorno e notte. Ci si sente insicuri anche a casa propria perché si può essere catturato e colpito in qualsiasi momento”. È suor Lucia Aung, dell’ordine “San Giuseppe dell’Apparizione” di Mandalay, a raccontare al Sir come sta vivendo la popolazione birmana sotto il colpo di Stato. Emergenza Covid, povertà e fame. Le suore stanno collaborando insieme ai monaci buddisti per aiutare le famiglie in difficoltà. “Molti dei nostri concittadini stanno dando la vita per il bene e per il futuro del nostro Paese. Non possiamo tacere. Vogliamo fare qualcosa anche noi, rimanendo vigili. Non è facile ma ringraziamo Dio per questa opportunità che abbiamo di coordinarci con le altre religioni”

Caso Navalny. Mons. Pezzi (Mosca): “Chiediamo giustizia, misericordia e soprattutto umanità”

“Chiediamo che sia data giustizia agli innocenti, misericordia ai colpevoli, intelligenza, coraggio e sapienza a chi deve esprimere il giudizio e soprattutto umanità a chi deve poi far rispettare la pena”. Con queste parole, l’arcivescovo di Mosca, mons. Paolo Pezzi, parla del “caso” Aleksey Navalny. Non cessano le proteste per chiederne la liberazione e gli arresti dei manifestanti. “Penso - aggiunge l’arcivescovo - che il compito delle Chiese sia proprio quello di ricordare, attraverso le parole, l’umanità dell’agire politico”. Riguardo poi alla crisi diplomatica tra Italia e Russia, mons. Pezzi dice: “posso solo dire che è una situazione che desta preoccupazione”. E aggiunge: “occorrerebbe non perdere mai di vista che si serve il bene comune. Durante la Quaresima abbiamo pregato per i governanti affinché siano attenti non solo al bene della propria Nazione ma al bene di tutta l’umanità”