Ieri “l'esercito russo ha lanciato il più grande attacco alle strutture energetiche ucraine dallo scorso anno. Nella notte sono stati lanciati oltre 60 droni Shahed e quasi 90 missili contro l'Ucraina. L’obiettivo finale non era più solo colpire la capitale Kyiv ma l’intero Paese, prendendo di mira le sue centrali elettriche. Vinnytsia, Ivano-Frankivsk, Leopoli, Zaporizhzhia, Odessa, Dnipro. Milioni di persone sono rimaste al buio senza fornitura di corrente e gas, soprattutto nella città di Kharkiv. La testimonianza da Kyiv del capo redattore del Dipartimento di comunicazione della Chiesa greco-cattolica ucraina
“La strada per negoziare e per individuare gli elementi che consentono un minimo dialogo, la devono trovare coloro che sono coinvolti nella guerra ma chi sta attorno, deve facilitare questo processo”.
I vescovi di Francia, riuniti in plenaria a Lourdes, esprimono in una dichiarazione diffusa oggi, “grande preoccupazione” e “profonde riserve” riguardo al disegno di legge annunciato sulla fine della vita.
In questa intervista al Sir, mons. Mariano Crociata, presidente della Commissione degli episcopati dell’Unione europea (Comece), si rivolge ai candidati: "Non è un buon modo di fare politica quello di servirsi delle paure e del malessere della gente per catturare consensi"
La focolarina italiana, che vive tra Kiev e Mukachevo, parla delle donne in Ucraina, a due anni dall'inizio dell'aggressione russa su vasta scala e in occasione della festa dell'8 marzo: "Una caratteristica delle donne ucraine - dice - è la femminilità. È nel loro sangue, fa parte della loro cultura. Spesso la bellezza e la femminilità sono sinonimo di debolezza, ma qui no. È al contrario segno del desiderio di vivere. Segno che anche se c’è la guerra, la vita va avanti. Dietro a tanta bellezza, ci sono donne che non si arrendono mai”
Il racconto del portavoce della diocesi cattolica di Odessa su come la gente vive sotto la minaccia continua dei bombardamenti. Prima l’attacco ad un condominio dove sono morte 10 persone, tra cui due bimbi di pochissimi mesi. Poi l’attacco ieri alla delegazione greca in visita in città per incontrare il presidente Zelensky. “La gente ha paura. Lo dico sinceramente, specialmente quelli che hanno bambini”, dice il sacerdote: “Chiediamo che il mondo e l'Europa non si stanchino di noi. Abbiamo bisogno del vostro supporto, spirituale e materiale”
Associazioni e Movimenti cattolici italiani uniti per impedire la modifica della Legge 185/90. A seguito dell’approvazione del Senato avvenuta a fine febbraio, sarà a breve in discussione alla Camera dei Deputati il Disegno di Legge di iniziativa governativa che modifica, “peggiorandola in maniera rilevante”, la normativa italiana sull’esportazione di armi. Vignarca (Rete Pace e Disarmo): “Non è vero che armarci di più garantisce più sicurezza e più pace. Questo paradigma viene utilizzato in maniera strumentale per favorire l'export di armi”
Giorno "storico" per la Francia che con il voto del Parlamento si prepara a diventare il primo Paese al mondo a includere esplicitamente nella sua Costituzione l'interruzione volontaria di gravidanza (aborto). La modifica costituzionale prevede l’inserimento di un nuovo comma nell’articolo 34 della Costituzione. Mons. Antoine Hérouard, arcivescovo di Digione e vice presidente della Comece: "Nessuno, nessun partito, oggi rimette in causa la libertà di scegliere. Non c'è un pericolo su questo punto. Si tratta piuttosto di vedere perché tante donne hanno ricorso e ricorrono all'aborto. Questo costituisce un atto grave che ha delle conseguenze, anche psicologiche, profonde su tante donne"
La Conferenza episcopale di Francia ha appreso “con tristezza” del voto dei senatori che ha sancito, dopo quello dei deputati, l’iscrizione nella Costituzione della garanzia della libertà di accesso all’aborto, aprendo così la strada al Congresso che si riunirà lunedì 4 marzo.