Maria Chiara Biagioni

Maria Chiara Biagioni

Kazakhstan: p. Trezzani (Caritas), “ci chiamano dalla Russia per sapere se possiamo accogliere e ospitare ragazzi in transito per l’Europa”

“Ci arrivano in questi giorni messaggi di persone che ci chiamano e ci chiedono se siamo disposti ad accogliere e ospitare ragazzi in fuga dalla Russia. Hanno iniziato ad arrivarci messaggi di questo tipo tre o quattro giorni fa ed ora aumentano. Non sono organismi o enti. Sono, almeno per il momento, singole persone, privati cittadini che chiamano per sapere se possiamo aiutare magari un amico, un figlio che ha deciso di passare per il Kazakhstan per raggiungere da qui, qualche paese in Europa”. 

In fila per un biglietto aereo. Padre Guaita (Mosca), “spinti dalla disperazione, l’alternativa è quella di finire al fronte”

Un improvviso fuggi fuggi di giovani in fuga da Mosca. Ma lo spazio aereo da mesi è chiuso, non esistono voli diretti tra la Russia e i paesi dell’Unione Europea e gli unici possibili sono via Istanbul, Yerevan e Kazakhstan, ma “i prezzi dei biglietti sono folli”. Sono gli effetti del discorso pronunciato ieri dal presidente russo Vladimir Putin e della chiamata ad una “mobilitazione militare parziale”. Fino ad oggi, l’opinione pubblica ha sopportato. “Ma adesso, sopportare l’invio di un figlio o di un marito al fronte è diverso. Siamo in un momento critico”. A raccontare cosa sta succedendo in queste ore in Russia, è padre Giovanni Guaita, parroco della chiesa ortodossa russa, in questi giorni in Italia ma – dice - impaziente di tornare a Mosca. Per essere con la sua gente che in questi giorni gli telefona e scrive per consigliarsi sulla tragica decisione: fuggire o restare?

Discorso Putin: mons. Pezzi (vescovi) “la pace purtroppo sembra allontanarsi, trovare una via di uscita che non faccia sentire nessuno sconfitto”

“È una situazione che non lascia tranquilli”. Interpellato sulle parole pronunciate questa mattina dal presidente russo Vladimir Putin, l’arcivescovo di Mosca e presidente dei vescovi russi, mons. Paolo Pezzi, non nasconde preoccupazione. E aggiunge: “Per me è difficile dire perché si è arrivati a questo punto. Secondo la Russia e secondo quanto si legge sui media locali, è per un allargamento del conflitto che coinvolge tutta la Nato. La pace, purtroppo, sembra allontanarsi. Penso che la strada sia quella indicata da Papa Francesco. E cioè quella di cercare di mantenere sempre dei canali aperti, di non chiudere mai. Senza negare come stanno le cose ma allo stesso tempo senza chiudere mai. Per me questa resta la via più fattibile”.