“Un grande guerriero per la giustizia che non ha mai smesso di combattere”. Così l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, leader spirituale della Comunione anglicana, ricorda l’arcivescovo sudafricano Desmond Tutu, morto all’età di 90 anni.
Uccisioni sommarie e, arresti e persone in fuga, famiglie divise, chiese e luoghi di culto attaccati e profanati. Dal 1 febbraio, il Myanmar è sotto la morsa di un regime militare che ha preso con la forza il potere. È in questo contesto che i cristiani celebreranno quest’anno il Natale. Al Sir, la testimonianza del vescovo di Hakha, mons. Kung: “La situazione attuale del Paese non ci permette di celebrare il Natale quest'anno come di consueto. Non ci sarà, ad esempio, nessuna decorazione in casa e nelle città, nessun canto natalizio. Ma sentiamo che il significato spirituale del Natale si fa sentire ancora più potente nei nostri cuori. Gesù bambino nacque nella piccola città di Betlemme. Ed è qui e ora, nella Betlemme che è la diocesi di Hakha e il Myanmar in generale, che Gesù Bambino vuole nascere ancora”
Una delegazione della Caritas Bielorussia e della Caritas diocesana di Grodno è tornata di nuovo nel centro logistico per migranti, tra Bielorussia e Polonia, sul valico di confine di Kuznica-Bruzgi con un convoglio pieno di dolci e regali per Natale da dare ai 230 bambini ospiti nel centro. È un tempo difficile anche per la Bielorussia, dice don Andrei Aniskevich, direttore della Caritas Bielorussa
Appello del presidente dei vescovi dell’Unione europea alle autorità degli Stati membri dell’Ue e alla Chiesa in Europa: “Accogliete e ricollocate i rifugiati” dando prova di “una solidarietà concreta”. “Il recente viaggio del Santo Padre nelle terre di Cipro e della Grecia – scrive nell’appello diffuso oggi il card. Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo e presidente della Comece – ha testimoniato ancora una volta la situazione precaria e, a volte, la disperazione dei nostri fratelli e sorelle rifugiati in alcuni Paesi d’Europa, in attesa che noi ascoltiamo le loro voci che chiedono il nostro aiuto e la nostra attenzione.
“Il sentimento più diffuso che si respira in questi giorni ad Hong Kong è la mancanza di speranza per il futuro". È padre Paolo Ceruti, missionario del Pime, a descrivere il clima che si vive in queste ore in città. Si sono da poco chiusi i seggi delle elezioni indette per il rinnovo del Consiglio legislativo (LegCo), il parlamentino di Hong Kong, l’ex colonia britannica destinata a tornare sotto la sovranità cinese. Attestati di “patriottismo” imposti a tutti i candidati e diminuzione dei seggi a suffragio universale: queste le regole del “nuovo” sistema elettorale imposto da Pechino. Più di 4,5 milioni di abitanti erano chiamati alle urne ma alla fine hanno risposto solo 1,35 milioni di persone, facendo segnare una percentuale di partecipazione al minimo storico del 30,2%
Rispetto dei diritti fondamentali e della dignità dei migranti e dei rifugiati compreso il diritto di asilo e il principio di non respingimento; impegno a prevenire “ogni tipo di strumentalizzazione” delle persone che giungono alle nostre frontiere; invito a tutti gli Stati Membri ad “esprimere reciproca solidarietà concreta in situazioni di pressione”.
“Ogni cuore del Myanmar sta dicendo con grande dolore: questa è la nostra terra. Terra su cui è scesa l’oscurità, dove la morte violenta è norma. Terra diventata una valle delle lacrime”. “Con Gesù vogliamo proclamare: sia pace. Alla Nazione che si è inferta queste ferite, diciamo: ora basta, mio caro Myanmar”.
“Queste Giornate sociali cattoliche europee sono importanti perché mostrano che i cristiani, i cattolici, sono vivi in Europa e che possiamo lavorare per la solidarietà e per il benessere di ciascuno cittadino di questa Europa, specialmente per i giovani e per l’avvenire che abbiamo a cuore tutti”.