"Speriamo la crisi non duri più del dovuto e si possa trovare una via di uscita negoziata e un accordo". Lo dice al Sir da Niamey, capitale del Niger, il missionario padre Mauro Armanino. E' scaduto infatti ieri l'ultimatum dei Paesi dell'Ecowas, la Comunità economica degli Stati dell'Africa Occidentale, ai golpisti che hanno preso il potere il 26 luglio scorso, deponendo il presidente Mohamed Bazoum. L'Ecowas minaccia un intervento militare se il presidente non sarà reinsediato. Anche i vescovi della Conferenza episcopale del Burkina Faso e Niger hanno lanciato un appello contro l'uso della forza.
"Siamo molto preoccupati per il mancato rinnovo dell’accordo sul grano, che ha permesso l’esportazione di cibo dai porti ucraini ed è servito a calmierare i prezzi del cibo sui mercati globali". A parlare al Sir è Emanuela Cutelli, del World food programme, l'agenzia Onu impegnata nella lotta all'insicurezza alimentare. Grazie a questo accordo da luglio 2022 sono stati movimentati 32 milioni di tonnellate di grano e altri alimenti di base in 45 Paesi. Ora si rischia che aumentino i prezzi dei cibi, con conseguenze drammatiche sui Paesi e territori più fragili, tra qui il Corno d'Africa, l'Afghanistan, lo Yemen, il Medio Oriente
In Italia e nel mondo 1 vittima su 3 di tratta e sfruttamento lavorativo è minorenne. E’ la denuncia contenuta nella XIII edizione del rapporto “Piccoli schiavi invisibili” diffuso oggi da Save the children, in vista della Giornata internazionale contro la tratta di esseri umani che si celebra il 30 luglio.
"Un eventuale blocco completo e definitivo dell'accordo sul grano creerebbe un problema enorme, ecco perché dobbiamo fare un appello veramente forte ad una mediazione, un ripensamento, senza attendere troppo". A parlare dello stop della Russia all'accordo per l'export del grano ucraino attraverso i porti del Mar Nero è Paolo Beccegato vicedirettore e responsabile dell'area internazionale di Caritas italiana
La familiarità con l’educazione finanziaria è oggi limitata a meno di un italiano su cinque e questa competenza è percepita esclusivamente come “materia” per addetti ai lavori o per coloro che si sono già avvicinati all’ambito finanziario.
È stato firmato ieri a Cartagine un memorandum d'intesa tra Unione europea e Tunisia che prevede assistenza finanziaria al Paese nordafricano e misure contro la crisi migratoria, tra cui navi alla guardia costiera tunisina e rimpatri. Quest’anno la Tunisia è il primo Paese di partenza, con 43.000 persone sbarcate in Italia da inizio 2023 su 75.000. Il secondo Paese di partenza è la Libia, con quasi 29.000 arrivi. Nello stesso periodo, lo scorso anno furono 31.333 mentre nel 2021 furono 24.502. Il parere del responsabile dell’ufficio immigrazione di Caritas italiana
La Caritas diocesana di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo si farà carico delle spese per i funerali di Daniel e Stefan, i due fratellini romeni di 6 e 7 anni annegati ieri sera in un vascone per l'irrigazione nelle campagne del foggiano, tra Zapponeta e Manfredonia. Le esequie saranno celebrati in cattedrale, domani pomeriggio o venerdì, dall'arcivescovo Franco Moscone. La Casa della Carità ha dato inoltre disponibilità ad ospitare oggi la camera ardente. Il dramma familiare si colloca in un contesto più ampio di indigenza e degrado, con tanti lavoratori migranti che vivono in condizioni molto precarie
Una delegazione di Caritas italiana è in questi giorni in Turchia per uno scambio di informazioni sulla situazione dopo il terremoto della notte tra il 5 e il 6 febbraio, che ha provocato 57.700 vittime accertate (tra Turchia e Siria).
Caritas internationalis si unisce all’appello delle Chiese etiopi nell’esortare l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (UsAid) e il Programma alimentare mondiale/World food programme (Pam/Wfp) delle Nazioni Unite “a riprendere immediatamente la distribuzione degli aiuti alimentari”.